La passione di Josefa

23 Giugno 2013
Giovanni Pili
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Cara Ministra Idem, che dava del patacca a Grillo in tempi non sospetti. Non dimostri di esserlo altrettanto. A noi non interessa se lei è colpevole o innocente. Non sia berlusconiana, suvvia. E’ l’onorabilità della carica che copre a dover essere tutelata. Una carica istituzionale non è un impiego alle poste; in Democrazia è un servizio temporaneo che si offre a spese della propria vita privata, dei propri affari e della propria privacy. In Democrazia le persone che ricoprono dei ruoli istituzionali sono tutti utili e nessuno indispensabile. Il politico che vede la credibilità della propria carica minacciata deve dimettersi, consapevole del fatto che qualcun altro potrà sostituirlo.

Che problema c’è? Se è innocente verrà assolta, o forse teme che il suo paese rimarrà gravemente danneggiato dalla sua assenza? Forse se la crisi non si risolve sarà per il fatto che la Idem è rimasta in panchina? Oppure è una questione professionale. Evidentemente lei, Signora Ministra, teme di essersi giocata la “carriera”? In altri tempi si chiamava “cursus honorum”. A rovinarlo in altri paesi è proprio il rifiuto di dimettersi. Tant’è vero che nessuno pensa anche solo lontanamente di fare un errore così madornale. Infatti sarebbe la conferma che la Democrazia non esiste più.

«Quanto sono onesti i politici degli altri paesi!», ma se erano così onesti perché alcuni di loro hanno dovuto dimettersi? Una persona tanto onesta dal rinunciare ai propri privilegi – a volte per motivi che in Italia parrebbero futili – come ha fatto a commettere una disonestà? C’è una evidente contraddizione. Ebbene, negli altri paesi esistono due elementi culturali ben precisi: Una stampa libera che massacrerebbe trasversalmente lo sprovveduto politico reticente ad abbandonare la poltrona; oltre a questo rifiutare le dimissioni significherebbe automaticamente ammettere che lui non ritiene di svolgere un servizio, né di essere uno tra tanti in grado di svolgerlo, per tanto il Popolo – prontamente informato – avrebbe la conferma della sua disonestà, a prescindere dal fatto che il reato o l’immoralità contestatagli fosse stata realmente compiuta.

Certo potrebbe esserci una eccezione: La Magistratura di un certo paese potrebbe essere intenta in un complotto volto a sostituire tutte le cariche istituzionali con elementi a lei graditi. Non si capisce come. Ipotesi suggestiva che la Ministra non sembrerebbe sostenere, anche perché significherebbe dare ragione a qualche patacca che ritiene il suo partito uguale al Pdl.

Alla faccia del cambiamento.

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