Per chi non conosce i Fratelli Musulmani – Perché hanno fallito in Egitto

14 Luglio 2013
Redazione YOUng
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Si tratta di una organizzazione che indulge in deviazioni, omicidi, esclusioni ed emarginazioni. Se questo è stato questo il modo in cui hanno affrontato i problemi al loro interno, si può solo immaginare, allora, come avrebbero trattato con gli altri che non fossero membri della loro organizzazione.

1 (10)E’ come se la Fratellanza Musulmana vivesse ancora negli anni ’60. Hanno scritto resoconti storici pieni di sangue e bugie a proposito del periodo nasseriano, che vanno oltre gli errori commessi dal regime di Nasser. Pensavano che la teoria religiosa, da sola, sarebbe stata sufficiente a risolvere i problemi economici, sociali e politici. In effetti, hanno mantenuto il mix e adottato un doppio standard.

Chiedono al pubblico di mantenere la loro fede e permettono a sé stessi di essere ricchi. Essi usano la religione per controllare la società. Inoltre hanno usato la religione come un mezzo per raggiungere i propri obiettivi strategici di potere.

1 (16)La Fratellanza Musulmana, come organizzazione, è stata tenuta segreta fino a quando qualcuno dal di dentro, si offrì volontario per divulgarla. Fu solo allora che i loro difetti vennero alla luce.

Si tratta di una organizzazione che indulge in deviazioni, omicidi, esclusioni ed emarginazioni.

Se questo è stato questo il modo in cui hanno affrontato i problemi al loro interno, si può solo immaginare, allora, come avrebbero trattato con gli altri che non fossero membri della loro organizzazione.

Coloro che sono fuggiti in Qatar nel corso degli anni ’70, hanno combattuto tra loro al punto che alcuni ricorsero all’avvelenamento di altri membri. Tali atti hanno spinto alcuni di loro a tornare in Egitto. Per loro, l’inferno del periodo nasseriano sarebbe stato più confortevole del paradiso dei Fratelli Musulmani.

1 (5)Hanno lasciato le prigioni in cui furono gettati da Mubarak pieni di desiderio di vendetta. In effetti, alcuni di loro avrebbero avuto bisogno di un aiuto psichiatrico per stabilire una sorta di minimo equilibrio psicologico necessario per accettare l’altro.

Hanno imparato l’arte di vanificare l’altro per un lungo periodo di tempo. Inutile dire che non hanno mai posseduto una vera e propria essenza democratica all’interno dell’organizzazione. In poche parole, non sarebbe stato immaginabile, per loro, di governare uno stato con la partecipazione di altre forze politiche.

Mi aspettavo il loro fallimento perché non hanno mai capito la necessità di dissociare la leadership del partito dalla leadership dello stato.

1 (6)Hanno inoltre trattato le sfide politiche ed economiche dal proprio punto di vista religioso e delle rassicurazioni religiose. Quindi, hanno fatto seguito la povertà, e la fame.

Inoltre, essi hanno approfittato e hanno cercato di controllare lo stato e le sue varie forme.

Hanno raggiunto una sorta di accordo segreto con Teheran e Hamas per sviluppare un sistema di sicurezza e di forza militare, al fine di ottenere il controllo sistematico sullo stato egiziano.

Hanno infiltrato il sistema di sicurezza e hanno cercato di mettere sotto controllo le linee telefoniche dei membri del governo, dell’opposizione, dell’esercito e delle missioni straniere.

Khairat Al-Shatter ha utilizzato fondi del governo per acquistare un accurato sistema di sorveglianza  escogitato per spiare fonti egiziane e l’opposizione.

00Essi hanno inoltre raggiunto un accordo con Hamas e la Jihad islamica a Gaza per indebolire la presenza dell’esercito egiziano nel Sinai, sostituendo i capi dell’esercito in questo settore vitale.

Hanno facilitato il trasferimento di armi dalla Libia al Sinai, al fine di stabilire un emirato islamico, sostenuto e controllato dai Fratelli Musulmani.

Ciò ha portato a un’azione decisiva per privare gli Ikhwan della loro ala terroristica che potrebbe essere utilizzata contro l’esercito egiziano. Per questo motivo, l’esercito egiziano ha imposto uno stato di emergenza in questo settore e ha chiuso i confini con Israele e Gaza. In aggiunta a questo, l’esercito egiziano ha schierato batterie di Patriots sulle due rive del canale di Suez per timore che gli Ikhwan facciano un bersaglio di questo importante e vitale corso d’acqua internazionale. Il 4 luglio, una batteria di missili è stata sparata verso la città israeliana di Eilat per mettere in guardia la parte israeliana, al fine di non sostenere i cambiamenti in atto nel paesaggio egiziano. Il messaggio era che per Israele sarebbe stato meglio non sostenere il cambiamento in Egitto altrimenti sarebbero stati iscritti nell’elenco degli obiettivi, e si sarebbero trovati ad affrontare un nuovo fronte nel Sinai, sostenuto da Iran, Siria e Hezbollah, al fine di allentare la pressione  su Assad.

1 (7)La leadership egiziana ha messo al corrente la parte americana dei file segreti dei Fratelli musulmani. E’ evidente in questi documenti che gli Ikhwan hanno cercato di portare il Paese in uno stato di crisi e manipolare la società al fine di reclutare leader nell’intelligence egiziana e nell’esercito. Questi fatti avrebbero pesanti conseguenze per la sicurezza egiziana e la sicurezza regionale. In effetti, i capi dell’esercito si rendono conto che il confronto con la Fratellanza Musulmana non è ancora iniziato, nonostante la detenzione di alcuni dei loro leader, come Khairat Al-Shatter, che è accusato di essere coinvolto nelle violenze e che è accusato del tentativo di provocare esplosioni di violenza o colpi di stato di supporto,  da parte di altri movimenti Ikhwan,  in altri paesi arabi.

1 (14)La Fratellanza ha contato molto sulla parte americana, sperando che l’amministrazione tagliasse 1,3 miliardi di dollari in aiuti militari. Hanno inoltre auspicato che l’amministrazione americana criticasse la destituzione del presidente Mursi.

Eppure, il messaggio americano è stato chiaro: erano critiche contro il caos supportato dai Fratelli Musulmani, soprattutto quando l’Ikhwan ha contribuito a stabilire una roccaforte terrorista di 15.000 persone nel Sinai. Se non altro, hanno rivelato la falsità dell’affermazione degli islamisti di perseguire uno stato civile.

1 (2)Vista in questo modo, la mossa militare in Egitto non è un colpo di stato, trattandosi di prevenire una fase di disordine nell’area regionale. La professionalità dell’esercito egiziano è intervenuta in tempo per evitare all’Egitto uno scenario oscuro.

Ci sono state alcune indiscrezioni su negoziati Ikhwan-esercito sotto pressione americana-Qatar-turca. E tuttavia, si deve tener conto che la Fratellanza Musulmana ha respinto la road map delineata dall’esercito. In realtà, essi rifiutano di cedere al cambiamento e lo status quo. Stanno progettando di provocare un’esplosione di disordine in Egitto. D’altra parte, l’esercito è pienamente convinto che la Fratellanza Musulmana sia un movimento che rappresenta una minaccia per la stabilità e la sicurezza del paese.

1 (12)Gli Ikhwan hanno rifiutato di seguire il consiglio e ha optato per tentare di giocare il ruolo vittimistico. Per questo motivo, è diventato chiaro che non possono continuare ad amministrare il potere. Il nuovo scontro sarà deciso dall’esercito, mentre gli Ikhwan perderanno la loro credibilità e il loro futuro politico.

di ALI BLUWI – Arab News – Sunday 14 July 2013

Traduzione di Angelo Gabrielli – Osservatorio Italo Siriano

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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