Consigli d'autore: American Tabloid, la magia di Ellroy

20 Luglio 2013
Davide Di Lorenzo
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american-tabloid-james-ellroyI fratelli Kennedy, un killer gigante franco-canadese, un arrampicatore sociale, i più feroci boss mafiosi della storia d’America: Sam G, detto Momo, Santo Trafficante, Carlos Marcello, Mickey Cohen; la grande voce di Sinatra, le curve roventi di una ballerina di twist dai capelli di fuoco, Fidel Castro, uno sciame di cubani che tagliano scalpi come fossero cocomeri, cabarettisti omosessuali…fiumi di droga, sangue, inganni, violenza, sesso e tradimenti.
Prendete questi ingredienti, senza dosarli con cura (rovinereste tutto) e gettateli in un calderone bollente colmo delle bolle del talento indiscusso di uno dei più grandi scrittori dell’america contemporanea e otterrete il libro dei sogni di chi ha amato alla follia i gangster movie dei vari Da Palma e Scorsese.

756 pagine sature di trama dall’introduzione ai titoli di coda in cui le decine di protagonisti si alternano di fronte alla telecamera emotiva del narratore, raccontando se stessi, a poco alla volta, evolvendo le loro sorti e le proprie prerogative durante i 5 lunghi anni in cui si svolge la storia, da quando Kennedy era solo un rampollo, sino al giorno in cui un suono di petardi trasformò Dallas nel cimitero della Nuova Frontiera.

Sarà impossibile non immedesimarsi in uno dei personaggi, amarlo sino a condividere i suoi più reconditi sensi di colpa in un labirinto di fedeltà volubili in cui l’unico spirito comune rimane quello di sopravvivenza, dove il successo personale finisce inevitabilmente col soccombere sotto una pioggia di pallottole, dove l’amore non ha il tempo di nascere, dove non esistono abitazioni stabili, abitudini; dove i protagonisti sono sospesi nel limbo della storia, lasciando la propria vita e la propria dimensione corporale al ruolo di servi del corso che stavano creando, di un delicato intreccio dove come nella leggenda dell”effetto farfalla” anche una scopata, una parola rivelata troppo presto o una previsione sbagliata non avrebbe potuto cambiare solo le sorti delle loro membra, ma dell’intera storia. Quando poi scoprirete che il libro è solo il primo di una trilogia potrete solo correre in libreria urlando “shut up and take my money!”

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