Esplosioni militari e trivellazioni dietro lo sciame sismico in mare ?

5 Agosto 2013
Redazione YOUng
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Il consigliere regionale invita la Marina Militare e la Capitaneria di Porto di Ancona a chiarire, ma specifica di essere “il primo a voler credere che non esista alcuna correlazione fra gli eventi”
marangoni pdl

C’è un legame fra lo sciame sismico delle ultime settimane nell’area del Monte Conero e le esplosioni controllatecondotte nella stessa zona da personale del Nucleo Difesa della Marina Militare? E’ quanto chiede, dando voce al popolo del web, il consigliere regionale del Pdl Enzo Marangoni.
Il quale sostiene di essere ”il primo a voler credere che non esista alcuna correlazione fra gli eventi”, ma invita laMarina Militare e la Capitaneria di Porto di Ancona a ”chiarire che tipo di ordigni sono stati fatti esplodere”.

Incrociando i dati sui sismi dell’Ingv con le ordinanze della Capitaneria di porto di Ancona, Marangoni evidenzia che ”a 16 miglia (30 km circa) di raggio attorno al medesimo punto di fronte al Conero in cui vengono effettuate non meglio specificate ‘distruzioni di materiale esplosivo in mare’, solo nel periodo che va dal 1 giugno 2012 al 10 giugno 2013 ci sono state 440 scosse (la massima di intensità pari a 2.4 della scala Richter). Nel medesimo periodo (un anno circa) le esplosioni in mare sono avvenute per un totale di 28 giorni”.

Se ”si osserva il periodo che va dal 11 giugno al 31 luglio 2013 (un mese e 20 giorni circa) si sono avuti ben 11 giorni dedicati alle esplosioni in mare nel medesimo punto (latitudine: 43,41 e longitudine 13,30) a 6 chilometri dal porto di Ancona. Le scosse, nel medesimo raggio di mare oggetto dello studio, sono aumentate quei giorni fino ad arrivare al ragguardevole numero di 429, compresa la scossa di magnitudo 4.9 del 21 luglio scorso, che ha creato pochi danni ma tanta paura nei comuni a sud del Conero e ad Ancona”. Nell’arco di 13 mesi ”le scosse totali sono state circa 870 nel raggio di 16-17 miglia da questa area, teatro di non ben identificate distruzioni di materiale esplosivo”.

In consiglio regionale si parlerà delle trivellazioni in Adriatico e delle loro possibili connessioni con i terremoti. Marangoni porrà anche il tema degli ”eventuali fenomeni di accumulo o concause che potrebbero agire sulle faglie più superficiali poste sotto il mare a pochi chilometri dalle nostre coste”

Ancona Today

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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