L'Italia liberale e libertaria che vorrei

5 Agosto 2013
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 1minuto

images-260x188

Da che mi ricordi, ho sempre avuto un’anima liberale e libertaria e prima ancora che cominciassi a interessarmi di politiche economiche per molti anni mi sono occupata di diritti civili e temi etici.

Sin da ragazzina sono sempre stata convinta che un paese che abbia la presunzione di definirsi democratico e civile, debba garantire il diritto di scelta, sempre e comunque.

Nell’Italia liberale che vorrei sogno uno Stato superpartes che non si arroghi il diritto/dovere di educare i propri cittadini e di stabilire le “linee guida per un corretto stile di vita” (Lorenzin ipse dixit).

Nell’Italia liberale che vorrei sogno si possa porre fine all’ingerenza Vaticana e in materia di diritti civili, che da secoli ci costringono a rimanere un Paese retrogrado e affetto da immobilismo cronico.

Nell’Italia liberale che vorrei sogno sia possibile legalizzare droghe e prostituzione, come avviene in molti altri paesi europei ed extracomunitari, perché è inutile fare i puritani, far finta che che questi fenomeni non esistano e credere che ci sia un’offerta senza una domanda e viceversa.

Nell’Italia liberale che vorrei, sogno vengano regolarizzate le unioni civili e i matrimoni omosessuali, perchè credo che uno Stato che voglia definirsi civile debba garantire pari diritti a fronte di pari doveri a tutti i suoi cittadini.

Nell’Italia liberale che vorrei sogno che vengano legalizzati eutanasia e testamento biologico, perché credo che ogni individuo abbia il diritto di scegliere come morire.

Nell’Italia liberale che vorrei sogno che non esista più il paravento dell’obiezione di coscienza nelle strutture pubbliche che sta portando all’inattuazione della legge 194 e all’impossibilità di avere una semplice prescrizione della pillola del giorno dopo (atteggiamento non contemplato dalla legge 194, ma largamente diffuso).

Nell’Italia liberale che vorrei sogno che venga abrogata la Legge 40 e che vengano permesse la fecondazione  eterologa assistita, la diagnosi pre-impianto e la ricerca sulle cellule staminali embrionali, perché credo fortemente che in questo paese la ricerca debba tornare a essere considerata una risorsa fondamentale per il progresso.

Per l’Italia che vorrei sogno una mentalità aperta, progressista e democratica.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI