Marina Berlusconi: il vecchio che avanza

10 Agosto 2013
Redazione YOUng
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marina-berlusconiMarina, Marina, Marina, ti voglio al più presto votar” canterebbero gli elettori del Pdl rimasti a bocca asciutta: con una guida spirituale assente e condannata, senza alternative credibili (Alfano vi sembra credibile?) e senza l’arrivo dell’auspicata guerra civile potrebbero decidere masochisticamente di aggrapparsi ad un ripiego dell’ultimo minuto e spingere in direzione di una candidatura coi fiocchi, quella della figlia dalla uova d’oro.

E’ di oggi però la smentita della stessa, che dichiara di non essere intenzionata ad impegnarsi in politica: “il mio posto è nelle aziende”, afferma. Visti i precedenti della famiglia Berlusconi non possiamo certamente ritenere questo suo passo indietro definitivo, infatti in questi anni siamo stati abituati a sentirle e vederle di tutti i colori: dichiarazioni, smentite, ritrattazioni, parole rimangiate e un’inarrestabile pioggia di bugie.
Ma andiamo con ordine e proviamo a delineare il suo profilo e ricomporre una sua breve biografia.

Sorella del più noto Piersilvio, è presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori. Sebbene sia rimasta sempre dietro le quinte della politica, in passato non si è risparmiata accese prese di posizioni in difesa del suo “perseguitato” padre e aspri scontri diretti con i nemici prediletti.
Non ha probabilmente la stessa capacità comunicativa di Lui (è indiscutibile l’abilità di B. di utilizzare i mezzi di comunicazione e l’amata demagogia), non abbiamo mai avuto dimostrazioni delle sue capacità politiche, non sappiamo se abbia o meno capacità di leadership, ma conosciamo piuttosto bene le origini, la scuola da cui proviene e le capacità del suo sommo e “alto” (si fa per dire) maestro.
Le tare familiari sono maledette e la paura di un Berlusconi con le tette rimane, anche se le probabilità di vederla premier sono scarse e per alcuni addirittura ridicole.
Intanto gli altri partiti, che, è bene ricordare, assieme a “Berlusconi I” sorreggono questo fragile governo, dovrebbero attrezzarsi, esorcizzando la discesa in campo della primogenita con il varo di una seria legge sul conflitto di interessi.
Silvio Berlusconi, nel 1994, per tutelare il suo impero aziendale e al contempo se stesso, raggirò con un doppio carpiato i cavilli legislativi che avrebbero impedito la sua discesa in campo, intestando baracca e burattini ai figli. Oggi, ancora in assenza di una efficiente legge, lo scenario potrebbe ripersi e Marina potrebbe con agilità girare tutte le sue aziende a parenti e amici.
Insomma, vista l’imprevedibilità familiare, Pd e compagnia bella, dovrebbero smetterla di autosabotarsi e prendere fin da subito in mano la situazione, senza più procrastinare e senza aspettare l’ennesima sorpresa berlusconiana.
E’ bene sottolineare, però, anche un altro aspetto della questione: se anche Marina decidesse di candidarsi, avrebbe una schiera di nemici interni da cui doversi difendere. I veterani pidiellini non sarebbero affatto contenti di vedersi sorpassati in corsia d’emergenza da una “novellina”. Lei, forse proprio per questo motivo, per adesso non si è espone e lascia delineare al padre la strategia politica da portare avanti. Dopo le lacrime in piazza, Berlusconi sta già pensando a come muovere i primi passi da condannato e come continuare a tenersi stretti quei pochi elettori rimasti al suo partito.
Si prevedono, quindi, mesi infuocati, fatti di vittimismo, dichiarazioni shock, bugie evergreen, piazzate televisive, un chiagni e fotti continuo che ci impedirà come al solito di risolvere i reali problemi di un paese oramai sul filo del rasoio. E’ doveroso perciò fare un appello disperato ai partiti di “centro-sinistra”: fate una benedetta legge contro il conflitto di interessi, fate finalmente quello che avreste dovuto fare 20 anni fa! Agite, scongiurando una disastrosa discesa in campo! Bloccate sul nascere il vecchio che avanza, perché, come si dice, “uomo avvertito, mezzo salvato”. Chissà se per una volta il detto varrà anche per quelli del Pd.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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