Genitore 1 , genitore 2 o genitore X ?

10 Settembre 2013
Ettore Panella
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utero_artificialeLa proposta del ministro Kyenge  va a risolvere uno dei principali problemi di marketing  delle fabbriche di bambini. Perchè i produttori  di bambini hanno bisogno di questo cambio linguistico?

 

 

L’utero artificiale è ormai alle porte, abbiamo tutte le tecnologie  dobbiamo solo assemblarle, (vedi nota 1), e la ricerca ha dimostrato che dalle staminali, (vedi nota 2), è possibile ricavare ovuli e sperma quindi il dubbio non è se la riproduzione umana sarà affidata ad impianti industriali specifici ma quando questo avverrà.  Personalmente credevo, (sarebbe più corretto dire speravo), che occorressero ancora almeno una trentina di anni ma l’improvviso attivismo, non solo italiano  volto a eliminare mamma e papà, mi porta a credere che il traguardo sia invece relativamente vicino, (la prima dichiarazione di aver realizzato un prototipo di utero artificiale è del 2002).

L’innovazione culturale che completi il passaggio già in atto dal bambino come soggetto al bambino come prodotto è essenziale per un sistema produttivo dove chi vuole un figlio non deve fare altro che recarsi presso i centri specializzati, consegnare un po’ del proprio materiale genetico che, (qualora non venisse  richiesta la clonazione),  verrà combinato con del materiale genetico offerto dall’azienda magari opportunamente modificato secondo le direttive dello Stato, (l’interesse dello Stato è di avere dei cittadini conformi alle sue esigenze).
L’idea che il bambino abbia una madre e un padre è chiaramente controproducente per il successo di un sistema dove, nel migliore dei casi, ogni bambino avrà un solo genitore anche da un punto di vista biologico.

Già i guerrasessisti hanno provocato una profonda e probabilmente insanabile spaccatura tra la famiglia materna e quella paterna creando ad arte un sistema di gestione delle separazioni irresponsabile, (vedi nota 3),  nella illusoria speranza di creare una società maternocentrica credendo, (in maniera errata, ma i guerrasessisti non hanno grandi capacità nel comprendere lo sviluppo del  panorama tecnologico), che la proprietà dell’utero fosse garanzia sufficiente.

Il passaggio linguistico è un altro tassello necessario sulla strada del nuovo sistema produttivo a cui è inutile opporsi perchè una società coesa e solidale, pienamente convinta che per il corretto sviluppo di un bambino occorra una madre e un padre, avrebbe potuto porre degli argini continuando ad usare i vecchi sistemi di riproduzione ma purtroppo la nostra è una società disintegrata e non solo per colpa dei guerrasessisti.

Brindiamo allora al nuovo che avanza nella speranza che sia meno peggio di come lo immagino.

nota 1
la dottoressa Hung-ching Liu nel 2002 ha dichiarato di averlo già realizzato
http://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/utero/utero/utero.html
http://archivio.panorama.it/In-America-creato-l-utero-artificiale

La macchina della gravidanza
stato della ricerca nel 2002
http://www.focus.it/Allegati/2011/3/032_036-utero_37086.pdf

nota 2
http://www.repubblica.it/scienze/2009/10/29/news/sperma_e_ovuli_dalle_staminali_figli_a_partire_dalla_pelle-1822508/

nota 3

Abbandonare la cultura dell’anonima sequestri ed entrare nell’era della genitorialità responsabile.

http://www.sublimia.it/relazione-uomo-donna/negoziatoduro.html

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