#Troiofobia: Forse è meglio che le donne italiane indossino il niqab!

21 Ottobre 2013
Redazione YOUng
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#Troiofobia: Se continua così gli abiti succinti saranno ammessi solo negli studi televisivi. Forse è meglio che le donne italiane indossino il niqab!

Dopo l’ordinanza emanata settembre scorso da tre comuni marchigiani cheha vietato alle donne di vestirsi e comportarsi da prostitute, anche altri comuni italiani seguono la stessa linea perseguendo quelle donne che non si vestono con modestia.

Il provvedimento viene ora preso come modello e applicato da nord a sud.

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Paderno Dugnano, Lombardia, verranno multate le ragazze che sfoggiano abiti anche solo succinti, che vengano trovate a vagare in orario notturno nei luoghi abituali della prostituzione. Il provvedimento sarà quello di scoraggiare la prostituzione partendo dalla criminalizzazione di chi la esercita ma non di chi ne usufruisce. Un provvedimento che già a partire da ciò dovrebbe far discutere, ancora peggio quando vengono multate le sex worker o le donne che vengono scambiate per prostitute per una scollatura o per il fatto di trovarsi per caso nella zona.

Il provvedimento così limita non solo le donne a vestirsi come vogliono ma limita ad esse gli spazi pubblici, la libertà di movimento delle donne e ragazze. Insomma una discriminazione che parte dal fatto di appartenere al genere femminile. E inoltre è molto grave criminalizzare la prostituzione senza tenere conto che esistono donne che esercitano sotto coercizione.

Ecco che si rimarca l’idea secondo la quale la donna anche se è vittima è sempre colpevole. Tale provvedimento è stato preso come esempio anche in un altro Comune, Partinico (Pa), dal sindaco Salvo Lo Biundo che emana un provvedimento che vieterà 

“In tutto il territorio comunale – c’è scritto – è fatto divieto di assumere modalità comportamentali ovvero indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio”.

Nel provvedimento le donne che gireranno con scollature nelle vie del paese rischieranno 500 euro di multa per un abito scollato. Ma che si intende per scollature?

Il sindaco ha avuto anche la faccia tosta di dire che tale ordinanza ha lo scopo di tutelare le prostitute. Come? multandole? costringendole ad essere sfruttate entro ambienti chiusi,incentivando il fenomeno sommerso e scoraggiando le loro denunce?

In Italia sono nove milioni gli uomini che hanno comprato prestazioni sessuali ma la colpa evidentemente è di chi li adesca con la minigonna. Provvedimenti che fanno notare la differenza dalla Svezia, che si impegna a combattere il fenomeno criminalizzando i responsabili dell’offerta, dall’Italia dove le donne vengono divise ancora in sante e puttane.

Forse è meglio che le donne italiane girino in niqab per le città.

di 

Fonti:
http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/paderno-dugnano-ecco-le-multe-per-le-ragazze-con-la-minigonna_1026718_11/
http://www.palermotoday.it/cronaca/partinico-ordinanza-prostituzione.html
http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2013/09/02/troiofobia-unordinanza-comunale-vietera-alle-donne-di-vestirsi-e-atteggiarsi-da-prostitute/
L'AUTORE
La redazione di YOUng
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