Al via il Crowdfounding per salvare il festival del giornalismo 2014

E’ la triste storia di un Italia che delle sue eccellenze ne fa carne da macello, è la triste realtà che si vive ogni giorno in un paese che ci sembra sempre di più destinato all’abisso, un luogo in cui la realtà si scontra con la fantasia e la volontà del fare. Una terra nella quale la parola d’ordine non è più osare, rischiare ed evolversi, ma è sicuramente evitare di fare, non arrivare al punto di sbagliare.

E’ di qualche giorno fa la notizia, ahimè letta, a malincuore, un pò ovunque, su web e carta stampata, riguardante il Festival Internazionale di Giornalismo, quello che ogni anno si tiene a Perugia, unico nel suo genere in Europa, per questo e non solo da tutelare, la manifestazione ha rischiato seriamente di morire, per mancanza di fondi e di appoggi.

Un Festival, rischiava di essere eliminato perchè forse non si credeva più nelle potenzialità di un evento che ha dato voce a tanti giovani, che ha formato tante menti, che ha messo in collegamento tantissime persone provenienti da tutto il Mondo. Personalmente una grande perdita, possibile grave mancanza soprattutto per la mia Italia.

Ma finalmente, dopo tanta attesa, dopo aver aspettato per tanto il ripensamento degli organizzatori, arriva il via libera, il Festival si farà, è ufficiale, si rinuncia ai finanziamenti pubblici, questo per evitare strumentalizzazioni, per continuare ad essere libero e scevro da interpretazioni. Sopravvive grazie alla possibilità di Crowdfounding, vivrà grazie al sostegno di chi come me gli deve qualcosa. Io personalmente sono legato tantissimo a questo festival, qui mi sono rinnamorato del giornalismo, qui ho conosciuto tantissime persone con cui ho contatti tutt’oggi, con cui collaboro, con cui mi interfaccio, qui ho imparato a fare il giornalista.

In quei giorni a Perugia ci lasci il cuore, la mente e porti con te la voglia di tornarci, di nuovo e ancora.

Il mio, come quello di tanti sarà un piccolo contributo per una realtà che non deve più rischiare di morire e che non deve fallire, perché porta conoscenze, e parlando chiaramente dalla voce del cuore, ci da un emozione ogni volta che quella data viene annunciata, ogni volta che si mette piede al “Brufani” in sala stampa, o quando vengono annunciati i nomi degli speaker. Io mi emoziono sempre per quello che reputo la mia passione, non il mio lavoro, mi vien subito voglia di inviare la mia candidatura come volontario, quando il festival mi chiama, oggi la chiamata è molto più impegnativa e io voglio dire “Io, c’ero”.

Il IJF2014 sà da fare!