Nuovo anno, nuove violenze

8 Gennaio 2014
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 1minuto

Sembra una storia d’altro mondo ma è accaduta ancora una volta qui in Italia all’inizio dell’anno del 2014. Una ragazzina disperata dalle botte che suo padre, un 51 enne italiano, chiede aiuto su Facebook.

violenza-domestica-chi-e-il-maltrattatore-L-Yza-cO

Fu proprio quella sera che la ragazzina dopo aver ricevuto un pugno sul naso fino a romperle il setto si rivolge al social network per porre fine a quelle violenze che proseguivano da tempo ma il padre appena scoperto il messaggio della figlia ha continuato a picchiarla investendo anche la cognata intervenuta a difendere la sorella e la nipote.

Secondo i racconti delle forze dell’ordine, il padre-padrone picchiava ripetutamente moglie e figlia provocandole lesioni in diverse occasioni. Le due donne, nel tentativo di scappare dal violento si sono rifugiate dai parenti, ma l’uomo le ha raggiunte a bordo di una Smart e ha investito in pieno la cognata, che ha perso i sensi sull’asfalto fino all’arrivo dei soccorsi.

La cognata ha riportato un trauma cranico, anche la moglie e la figlia sono state soccorse e medicate. Il cognato, invece, è stato arrestato dagli agenti della polizia municipale, che lo hanno rintracciato a casa, dove si era barricato minacciando il suicidio.

Ora l’uomo è rinchiuso nel carcere di Poggioreale (Na) e accusato di tentato omicidio.

capture-20140108-163326

Oltre alle numerose violenze compiute nelle famiglie italiane dobbiamo considerare il tasso di violenze di genere nelle famiglie immigrate. Una ragazza a Genova è stata schiaffeggiata in mezzo alla strada dal padre e dallo zio “colpevole” di non seguire i canoni imposti alle donne della propria cultura. La ragazza,  19 anni e originaria dello Sri Lanka, ha chiesto di essere protetta in un centro di accoglienza, disperata e impaurita dalle continue violenze dei parenti.

capture-20140108-163420

di Mary, Comunicazionedigenere

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI