Sochi, Pussy Riot frustate dall'esercito "Chiudete la bocca"

20 Febbraio 2014
Valentina Sanseverino
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“Vi siete vendute agli Americani!” pare che abbiano urlato questo i soldati dell’esercito cosacco mentre prendevano a frustate Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, le due Pussy Riot arrestate ieri a Sochi e immediatamente rilasciate. Appena tornate in libertà le attiviste sono corse in piazza per manifestare contro il regime ed erano pronte ad esibirsi con il loro nuovo brano “Putin vi insegnerà ad amare la patria”, del quale volevano girare il video ufficiale proprio in quell’occasione, quando sono state assalite dagli agenti di sicurezza della cittadina dove si stanno svolgendo i giochi olimpici invernali.

“Chiudete la bocca!” gridavano ancora i soldati alle ragazze mentre le aggredivano a manganellate e spray al peperoncino: le immagini delle violenze, che hanno fatto immediatamente il giro del mondo grazie al collettivo Voina, mostrano il momento esatto dell’arrivo dei militari, i manganelli e il petto ferito della Tolokonnikova che si è fatta mediacare in ospedale insieme a Maria Alyokhina mentre il marito, Pyotr Verzilov, veniva accecato dallo spray al peperoncino spruzzatogli in pieno volto da un agente.

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