Bertha Benz, la pioniera dell’automobile

5 Aprile 2014
Redazione YOUng
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La signora Benz a bordo della Patent MotorwagenQualcuno è ancora schiavo del pregiudizio secondo cui le donne non saprebbero guidare? Vi sorprenderà sapere che la prima automobilista della storia è stata una donna, Bertha Ringer, nata in Germania nel 1871 e poi sposatasi con un certo Karl Friedrich Benz.

Karl Benz, oltre ad essere il fondatore di quella che oggi è la Mercedes-Benz, è considerato l’inventore dell’automobile stessa in quanto costruì nel 1886 la Benz Patent Motorwagen (letteralmente: brevetto di carro motorizzato), ovvero quella che dagli storici è individuata quale la prima automobile della storia.

Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, e la moglie del geniale progettista tedesco non fa eccezione. Innanzitutto Bertha, essendo di famiglia ricca al contrario del marito Karl, diede supporto finanziario oltre che morale agli esperimenti di lui.

Bertha e Karl Benz

Karl, ancora nel 1888, nutriva forti perplessità riguardo la propria invenzione. Bertha, al contrario, aveva intuito prima di tutti l’importanza e le potenzialità dell’automobile. Fu così che per incoraggiare il marito e per pubblicizzarne l’invenzione, fece una scelta incredibile: il 5 agosto 1888, di buon mattino e senza avvisare nessuno, intraprese un lungo viaggio a bordo di una Benz Patent Motorwagen modello III con i suoi due bambini al seguito.

Bertha viaggiò da Mannheim, dove risiedeva, fino a Pforzheim, sua città natale, andando a far visita alla madre. Prima di allora lo stesso Karl aveva testato l’auto solo per brevi tragitti mentre Bertha affrontò il primo vero viaggio in auto della storia, percorrendo ben 106 km.

Se oggi può sembrarci impegnativo un viaggio di più di 100 chilometri affrontato da una donna sola con in più la responsabilità di due bambini, immaginate cosa affrontò più di 100 anni fa la signora Benz, a bordo di un’automobile non ancora comoda, affidabile e facile da usare come quelle moderne e con la totale assenza di infrastrutture. Ovviamente allora non esistevano strade asfaltate, illuminazione, né le stazioni di servizio. L’auto non era alimentata a benzina ma da ligorina, un liquido infiammabile molto difficile da reperire ed acquistabile solo nelle farmacie (in poco sicuri flaconi di vetro).

Il viaggio fu portato a termine con successo e grande soddisfazione, ma non fu privo di inconvenienti: lungo il percorso, tra l’altro, la donna dovette pulire il carburatore dell’auto in movimento e rinforzare i freni con delle strisce di cuoio facendosi aiutare da un calzolaio trovato lungo il tragitto.

Ma Bertha andò ancora oltre: al suo ritorno a casa fornì al marito numerosi suggerimenti su come migliorare la nuova invenzione e per prima intuì anche la necessità di  infrastrutture quali,  in primis, segnaletica e stazioni di servizio.

A Bertha va il merito di aver capito per prima l’importanza dell’automobile e di aver dato una spinta fondamentale alla sua realizzazione. Coraggio, intraprendenza, capacità di visione e caparbietà furono le impareggiabili doti che animarono la pioniera dell’automobile. Se Karl Benz ha inventato l’automobile, Bertha ha inventato l’uso dell’auto e la sua impresa è ancora oggi degnamente ricordata nel museo Mercedes-Benz a Stoccarda.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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