Princeton dimostra che gli Stati Uniti sono un’oligarchia

5 Maggio 2014
Redazione YOUng
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Due ricercatori della Princeton University e Northwestern University, Martin Gilens e Benjamin I. Page, hanno portato a termine uno studio sul sistema di governo statunitense e sono giunti alla conclusione che gli Stati Uniti non sono più una democrazia.

US-oligarchy

Hanno scoperto, infatti, che, l’America è fondamentalmente un’oligarchia. Un’oligarchia è un:

Governo di pochi, nel quale il potere è esercitato in modo dispotico soprattutto da un gruppo piccolo e privilegiato per scopi corrotti o egoistici.

I membri dell’oligarchia sono i ricchi, quelli con le giuste connessioni o politicamente potenti, così come anche gli individui particolarmente ben posizionati all’interno di istituzioni bancarie, finanziarie o militari. Nel loro studio, Gilens e Page hanno confrontato le preferenze degli americani aventi un reddito medio con quelle degli americani con un reddito minimo, nonché le opinioni dei principali gruppi di pressione e d’affari. I due ricercatori hanno scoperto che il governo segue le direttive fissate da questi ultimi con una frequenza di due volte a uno. Gilens e Page scrivono che:

le preferenze della media americana sembrano avere solo un minuscolo, quasi pari a zero, e statisticamente non rilevante impatto sulle politiche pubbliche.

Essi dimostrano anche che i gruppi d’interesse non rappresentano, in nessun caso, i cittadini nell’influenza sul potere politico, e i gruppi d’affari hanno interessi opposti rispetto alle richieste del cittadino medio. Le loro statistiche dicono in pratica che il parare dei cittadini letteralmente è ininfluente e che “la maggioranza non governa”. In realtà, i loro risultati mostrano che negli Stati Uniti:

Quando la maggioranza dei cittadini non è d’accordo con le élite economiche, e/o con i gruppi d’interesse, generalmente perde. Inoltre, a causa della forte polarizzazione dello status quo nel sistema politico americano, i cittadini non riescono a ottenere alcun risultato neanche quando raggiungono maggioranze abbastanza grandi in favore di un cambiamento politico.

Essi suggeriscono che una possibile giustificazione di questa concentrazione del potere politico nelle mani dell’élites economiche si fondi sul presupposto che la media dei cittadini sia noncurante nei confronti della politica e ignorante in materia di politiche pubbliche, e che l’élites sappiano meglio di quali politiche possano beneficiare tutti. Tuttavia, in opposizione a tale idea i due ricercatori commentano nel modo seguente:

Noi crediamo, invece, che – collettivamente – i comuni cittadini generalmente conoscano i propri valori e interessi abbastanza bene, e che le loro preferenze politiche siano degne di rispetto. […] Tutto sommato, riteniamo che l’opinione pubblica sia probabilmente una guardiana più affidabile dei propri interessi rispetto a qualsiasi alternativa praticabile.

In conclusione, il loro studio dimostra che gli Stati Uniti non sono più una democrazia:

Gli americani godono di molte caratteristiche centrali per la governance democratica, come le elezioni regolari, la libertà di parola e di associazione, e diffusi (anche se ancora contestati) privilegi politici. Tuttavia noi crediamo che in virtù di una politica dominata da potenti organizzazioni imprenditoriali e un piccolo numero di ricchi americani, la pretesa americana di essere una società democratica si sia gravemente incrinata.

Princeton dataCom’è noto, gli Stati Uniti si sono sempre arrogati il diritto di rappresentare ed esportare la democrazia nel mondo, ma alla luce di questa ricerca è legittimo porsi qualche domanda?

cross post via ilglobo.eu 

Fonti:

Gilens, M., & Page, B. I. (2014). Testing Theories of American Politics: Elites, Interest Groups, and Average Citizens. Princeton University;

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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