"Non ho niente da mettere", ma in vacanza mi porto anche le ante dell'armadio. OK?

24 Maggio 2014
Redazione YOUng
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10-regole-valigia_300x448Il tuo guardaroba da un momento all’altro potrebbe scoppiare e mietere più vittime della bomba atomica a Hiroshima, ma tu ci sei seduta di fronte, lo guardi e con la faccia paonazza piagnucoli la tua frase preferita: “Non ho niente da mettere”.

Moltissime tragedie greche iniziano con questa frase:
– tua madre , e la sua esasperazione che ormai ha raggiunto livelli esponenziali, potrebbe infatti svuotarti l’armadio in un nanosecondo e buttare giù dalla finestra un vestito alla volta, compresi i jeans a zampa di elefante della Phard che conservi da metà della tua vita come fossero un preziosissimo pezzo d’antiquariato;
– tu potresti morire per essere precipitata dal terzo piano nel tentativo disperato di recuperare al volo quella camicia comprata quando avevi 16 anni e mai messa che, non si sa mai, magari ti viene voglia di staccarci almeno il cartellino prima che diventi completamente giallo;
– (ammesso che tu non sia morta) il tuo fidanzato/compagno/marito, stanco di aspettarti sotto casa da 2 ore e 45 minuti mentre stai per abbracciare il cambio 21953 – che manco la Crawford in 30 anni di carriera -, potrebbe lasciarti a piedi o, più probabilmente, lasciarti e basta.

Tra le possibili tragedie greche, tuttavia, ce n’é una che, secondo la casistica, le batte tutte: é quella che si consuma ogni volta in cui dobbiamo preparare la valigia per partire.
I motivi li lasceremo spiegare ai nostri fidanzati/compagni/mariti e ai loro nervi che, ad uni ad uno, salteranno quando ce l’avranno davanti. Per loro, infatti, la valigia rappresenta – dopo le calze color carne e gli stivali bianchi – il male dei mali, iniziando dalle

DIMENSIONI.
Non saranno mai proporzionate al tempo che passeremo fuori: potrebbe trattarsi di un week-end, di una/due/tre settimane, di un mese addirittura: sceglieremo sempre la valigia più grande del set.
“Amoremiodolce, ma scusa, a Positano dobbiamo starci solo due giorni, perché non ti porti uno zainetto?”
UNO ZAINETTO? Forse lui non lo sa, ma lo zainetto ci sta stretto anche quando andiamo in palestra, perché scegliere da casa l’outfit ginnico non é mica cosa semplice: magari usciamo con la tuta bianca dell’Adidas e poi per strada, dopo esserci specchiate nelle vetrine di qualsiasi negozio di qualsiasi via di qualsiasi città, ci accorgiamo che, in effetti, era meglio quella nera della Nike, perché il nero sfina, siamo in quei giorni lì, e blablabla.
Ed é così che nello zainetto della palestra al prossimo giro finiranno come minimo: 2 tute, 4 canotte, 3 t-shirt e 10 paia di calzini.
Non abbiamo niente da mettere, ma quello che serve per la lezione di total body pare non manchi mai.
Dopo le dimensioni, il problema sarà

COSA PORTARE.
“Amoremiodolce, non portarti troppe cose che tanto lì staremo quasi sempre in spiaggia, giusto qualche vestitino.”
QUALCHE VESTITINO? La giornata al mare inizia all’incirca alle 11:30/12:00, per concludersi intorno alle 3:00-4:00 del mattino, se non più tardi. Non potete raccomandarci di “non portare troppe cose”, perché calcolando già solo il tempo che trascorreremo in spiaggia, saranno necessari almeno – ALMENO – due costumi al giorno, il che vuol dire più o meno 10/15 costumi per tutta la durata della vacanza.
Ma la giornata al mare continua anche lontano dalla spiaggia: arriverà la sera, e prima della sera il tramonto e l’happy hour. Volete vederci infelici mentre beviamo uno Spritz? Mi sembra evidente che “QUALCHE VESTITINO” non é sufficiente, ne serviranno molti di più di “qualche”, perché non abbiamo niente da mettere ma se vogliamo traslocare il nostro armadio nella camera 208 del villaggio Valtur di Sharm El Sheikh voi semplicemente non dovete fiatare.
Soprattutto se viaggiamo in aereo e c’é un ostacolo enorme da affrontare, a testa alta come sempre:

IL PESO.
Il peso é un particolare trascurabile, perché quando al check-in avremo sforato il limite massimo consentito voi sarete abbastanza intelligenti da pagare il supplemento senza fare troppe storie. In fondo, cosa saranno mai appena 57 kg in più?
Niente, in confronto alla gioia di saperci contente: non abbiamo niente da mettere, ma la nostra valigia – non sappiamo nemmeno noi come – é strapiena e ci sorridono gli occhi.

Voi, a questo punto, di strapieno avrete soltanto le palle, ma vi sforzerete comunque di sopportarci tutta la vacanza senza bruciarci tutti i vestiti e senza bruciare vive noi.

Che non abbiamo niente da mettere ma abbiamo chi ci sopporta. Che grandissimo culo.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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