Purity Ring: il nuovo voto di castità

3 Giugno 2014
Redazione YOUng
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Il purity ring è un anello che simboleggia la promessa a Dio di rimanere vergine fino al matrimonio.

Roba da setta medievale? Tutt’altro: un oggetto in rapida diffusione tra pop star e ragazzine del 2014.

purity ring

In principio fu Britney.

Almeno in Italia abbiamo conosciuto così il volto pop del voto di castità per teenager.

Con una lolita in divisa scolastica protopornografica che si ergeva portavoce di un’adolescenza vissuta vergine. Poi Britney è cresciuta troppo sexy per essere un’ icona della cristianità e i repubblicani americani ci hanno propinato Jessica Simpson, che ha mostrato al mondo il suo anello della purezza giurandoci che astenersi è bello.
Oggi lo indossano anche Miley Cyrus e Selena Gomez.

In comune hanno tutte di essere state vendute per anni come bambine prodigio, ragazzine con la moda dell’imene intatto, che poi però sono passate a leccare martelli nei video, fare scandalucci hot in rete, andare fuori di testa.

L’anello della purezza sembra quindi avere una data di scadenza ben precisa, che coincide con il momento in cui l’immagine da orsolina non vende più e serve confezionare una svolta sexy.
Eppure sono in tante le adolescenti, anche italiane, che invece il purity ring lo vorrebbero al dito.
BritneySpearsSexy

In rete si trovano molti forum pieni di domande sul tema: dove posso trovare l’anello della purezza come quello di Selena? Devo farlo benedire dal prete? Posso mettere l’assorbente interno se faccio voto di castità?

A 12, 13 anni, in cerca dell’ anello che solo per alcune è legato a credo religiosi, per molte è una scelta di vita, al di là della confessione.

Ragazze giovanissimeche, anche fuori da ogni convinzione religiosa, si votano alla castità sembrano il sintomo della totale mancanza di educazione al sesso e ai sentimenti, al pari forse delle loro coetanee che invece credono di doversi prostituire per avere successo sociale.

Come se non esistesse più il bello del sesso, il divertimento della scoperta della sessualità.
Il corpo è uno strumento di guadagno o di intervento divino, mai un alleato pieno di desideri.
Impossibile pensare a scoprire cosa piace e cosa no del mondo dell’eros. Impensabile insegnare a chi si affaccia al mondo del sesso che può essere una delle sfere più creative e libere della vita.
Crescono, cresciamo insomma, senza mai sentirci dire che il sesso ha a che fare con il piacere e con l’intimità, prima che con la condanna divina o la scalata sociale.

anello

Siamo costantemente sottoposti a stimoli erotici, dalla pubblicità al porno online. Siamo assuefatti al valore erotico del mondo, così da una parte sembra che nulla possa essere vissuto fuori dalla sfera sessuale, ma in realtà le persone non hanno mai fatto così poco sesso come oggi.
In Italia, siamo al vertice delle classifiche per click porno, ma il 40% delle coppie non fa sesso.
Meglio il porno virtuale del kamasutra dal vivo.

Così anche le giovani donne crescono divise tra la pressione di “farsi sverginare” il prima possibile per non essere emarginate, la necessità di sembrare subito delle pornodive e la voglia di tirarsi fuori da un gioco troppo complesso, in cerca dell’anello della purezza che le salverà dall’obbligo del sesso.

Negli USA aumentano intanto le affiliate al Movimento della Purezza, nato negli anni ’80 come risposta al diffondersi dell’AIDS e oggi emanazione di comunità Cristiane e della Chiesa Evangelica.
Il momento più significativo vissuto dagli adepti è il Ballo della Purezza, quando le giovani ragazze in abiti da gala sposano Dio e fanno dono al proprio padre della loro verginità perché la custodisca fino al matrimonio.
Quel giorno i padri firmano un Patto di purezza e regalano alla figlia l’Anello tanto ambito.

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Inquietano un po’ questi uomini che stringono orgogliosi le figlie  agghindate, giurando che saranno custodi della loro integrità.

David Magnusson, fotografo svedese, ha ritratto alcune coppie padre-figlia il giorno del Ballo.

Cappelli da cowboy, papillon, sorrisi autorevoli, bambine vestite da piccole spose, coroncine di fiori.

Inizialmente turbato dall’idea che un padre si facesse guardiano della verginità della figlia, anche molto piccola, le convinzioni tanto forti di questi personaggi lo hanno poi stregato, trasformando l’inquietudine quasi in fascinazione. Certo è che i ritratti trasudano la classica spettacolarizzazione made in USA di un evento molto privato, come può essere decidere di fare o meno sesso.

Ciò che queste comunità propagandano, al pari delle pop star con l’anello al dito, è che la verginità è il valore principale di una donna, ciò che la rende speciale.

L’altra faccia della medaglia dell’inculcare alle donne che è solo la loro disponibilità sessuale che le renderà appetibili, di successo, accettate.

Siamo sempre lì, crescete oggetti sessuali o crescete sante vergini, ma per favore non crescete libere.

Comunicazionedigenere

 

L'AUTORE
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