My Generation: 5 attori degli anni 90 che hanno fatto una fine indecorosa

12 Luglio 2014
Chiara Amendola
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Avevamo il loro poster appeso in camera, comparivano in sogno agitando i pensieri di caste adolescenti che ancora si chiedevano il significato concreto della parola petting, ed un giorno avremmo voluto sposarli.

Oggi di loro non esiste più nessuna traccia se non qualche comparsata fortuita in uno dei più infelici reality da riabilitazione coatta allo star system. Considerati meno di un ambulante che vende rose alle giovani coppie, non resta che l’offuscato ricordo di quel momento di gloria che fu, ignari del triste calvario che ha segnato il resto dei loro giorni da celebrità. Una traversata verso l’oblio che li ha pian piano condotti al baratro, salvo per qualche “fortunato” che si è ritrovato alla giuria di un talent in cui la sua presenza era giustificata solo dalla necessità di riempire una sedia accidentalmente vuota.

Jerry O’Connell – La sveltina. Tutti lo ricordiamo nei panni di Andrew Clements, il ragazzo nerd che volava grazie al deodorante spray, protagonista della serie “Il mio amico Ultraman”. Quello è stato probabilmente l’unico ruolo interpretato da Jerry O’Connell durato più di una sosta al bagno dell’autogrill. Sarà perché porta sfiga o perché semplicemente la sua faccia, che a tratti ricorda Charlie Sheen nel mezzo di un amplesso ed in altri  Christian Bale in American Psycho, sconcertava un po’ la mafia ebrea gay hollywoodiana mai rassicurata dalle sue apparizioni celesti. Ed in effetti come le origini del male ciò che tocca diventa sterco, destinato a fallire per un calo di ascolti improvviso dall’oggi al domani. Detiene il primato come uno degli attori ad aver partecipato come sopravalutata comparsa in  più telefilm al mondo.

jerry o'connel

Fred Prinze Jr. – Il sottomesso.  Prima di conoscere sua moglie, Sarah Michelle Gellar, Freddie Prinze Jr aveva tutte le carte in regola per diventare il perfetto boyfriend d’America, nonché icona gay di fine anni 90. Merito del suo aspetto impeccabile da sweetheart e dei ruoli, a volte un po’ abbonati, ideali per mandare in visibilio adolescenti sudate alla ricerca del vero amore. Poi quando ormai la sua fama era diventata nota anche oltreoceano qualcosa è andato storto. Freddie ha incontrato il nirvana delle vagine, merito probabilmente del potere dell’ammazzavampiri, decidendo di sparire dalle scene ed invecchiare come una casalinga quarant’enne al suo secondo parto gemellare.

freddie prinze jr

Luke Perry – L’evanescenza. Sarà pure diventato miliardario grazie al suo ruolo di bello e dannato in Beverly Hils 90210 che gli ha garantito una rendita in grado di sfamare almeno due generazioni di discendenti. Oggi però a Luke Perry di quella gloria non resta che una t-shirt ingiallita ed infeltrita. Difficile accettare l’idea di essere tutto negli anni 90 ed il nulla cosmico 20 anni dopo. Peggio ancora se il massimo ingaggio che riesce ad ottenere il tuo agente è quello di farti fare la comparsa come paziente in un medical drama composto da almeno dieci stagioni. Un suicidio se l’esperimento viene ripetuto ancora e ancora. Fortunato se la tua sanità mentale sia rimasta intatta dopo tutto ciò. Non c’è da stupirsi che queste persone sviluppino come massima aspirazione quella di essere citate in una serie animata o convocati in un reality show per tardone in astinenza.

LukePerryThenNow

Alfonso Ribeiro – Il complesso di inferiorità. Il ruolo di cugino stupido latentemente omosessuale di Will Smith di certo non ha giovato alla sua carriera. Una tremenda discesa verso il baratro con punti di non ritorno tra cui va sicuramente ricordata la sua partecipazione a “Dancing with the stars”, ultimo capitolo di una storia che finisce inevitabilmente col suicidio sociale. Oggi Alfonso Ribeiro oltre ad essere padre è anche diventato un uomo obeso, bruciandosi qualsiasi opportunità di vivere come ospite nei salotti tv per quel che fu. Il suo ultimo momento di celebrità risale a quando fu intervistato da alcune tv locali per la morte di un suo ex collega di set.

alfonso ribeiro

David Hasselhoff- La disperazione. Nella sua vita ha avuto più volte la possibilità di essere un figo, dapprima interpretando l’invicibile Michael Knight in Supercar poi facendo lo scultoreo bagnino in Baywatch, poi ancora Supercar ed ancora Baywatch per almeno atre tre reunion e film dedicati. Nonostante abbia incarnato la sexual guarantee degli anni 90, nonostante il flirt con Pamela Anderson non è riuscito ad essere immune da una fine indecorosa e priva di qualsiasi dignità. Resuscitato grazie ad America’s got talent, in veste di giurato anche se sarebbe andato meglio come concorrente, oggi si dimena tra uno spot di materassi ed uno di fagioli liofilizzati, quelli per intenderci,  che regolarizzano la flora intestinale.

david hasselhoff

 

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