I Led Zeppelin nella loro unica data italiana

22 Luglio 2014
Imma I.
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vigorelli

Se scrivo 5 Luglio 1971 che cosa vi viene in mente?
A me viene in mente l’hard rock. Mi vengono in mente nomi come Jimmy Page e Robert Plan. Mi viene da pensare all’unica data italiana dei Led Zeppelin.
Siamo a Milano, al Velodromo Vigorelli per la precisione, una folla di oltre 20.000 persone aspetta con ansia l’esibizione del gruppo¬ del momento, ma in realtà c’è stato un grande equivoco.

Il simpatico organizzatore dell’evento, (che nemmeno nell’incubo più terribile avrebbe potuto ideare una cosa del genere), ha deciso di ‘far passare’ come ospiti i Led Zeppelin durante una serata del Cantagiro.
In scaletta dopo le esibizioni di Morandi, Milva, Claudio Villa, Ornella Vanoni, avrebbe dovuto esserci anche il gruppo rock.

Alle famiglie, con tanto di pargoli al seguito, che sono lì per assistere a un concerto di musica leggera e che aspettano trepidanti l’esibizione di Al Bano, si affianca un’enorme schiera di giovani che invece attendono trepidamente l’esibizione dei Led Zeppelin.

L’organizzatore mica l’aveva considerato che il pubblico sarebbe stato diverso? Per lui si trattava di giovani e basta, tutti pronti ad assistere allo stesso concerto.
Purtroppo le cose vanno in maniera nettamente differente e dal pubblico iniziano ad arrivare sul palco lattine, improperi e un concerto di fischi.
Nulla può Gianni Morandi che dal palco prova a tenere calma la folla e con largo anticipo sulla scaletta, si decide di far entrare in scena Page e company.

I Led Zeppelin esordiscono con Immigrant Song, la canzone che fa parte dell’ultimo album ‘Led Zeppelin III’ pubblicato ad Ottobre 1970 e da mesi in testa alle classifiche.
Mentre il gruppo si esibisce ai lati del velodromo inizia uno scontro tra ‘autoriduttori’ e forze dell’ordine.
Oltre al pubblico pagante, da dietro le transenne inizia a spingere il pubblico degli autoriduttori (gruppi di ragazzi di estrema sinistra che negli anni ’70 ritenevano che la musica dovesse essere fruibile gratuitamente).

La polizia spara lacrimogeni per disperdere i giovani al di fuori ma i candelotti in realtà sono sparati all’interno.
I concerti saranno terreno di scontro tra i giovani e le forze dell’ordine per quasi tutti gli anni ’70.
Il fumo al Vigorelli è talmente fastidioso che in poco tempo arriva fino al palco, lo stesso Robert Plant esorterà il pubblico a ‘soffiare forte’ per allontanare i vapori.

Il gruppo prende a suonare la terza ed ultima canzone quando la Polizia ordina una carica e spara di nuovo, questa volta senza alcun dubbio, sulla folla.
Inizia la guerriglia.
Scende il panico tra la folla che cerca di uscire dal velodromo invadendo così anche il palco, il gruppo fugge lasciando gli strumenti che vengono tutti distrutti.
Così ricorderà l’accaduto anni dopo in un’intervista Robert Plant: “Quella sera credemmo di morire. Fummo costretti ad abbattere una porta per trovare rifugio nel pronto soccorso dei camerini e, quando cercammo di recuperare i nostri strumenti, scoprimmo che era stato tutto distrutto.” (Le cronache dell’epoca però riportano che buona parte della strumentazione fu salvata, ndr)

La formazione al completo mai più è ritornata ad esibirsi in Italia, mentre Page e Plant sono tornati ad esibirsi ma separatamente e solo diversi anni dopo.
Celebri dunque resteranno nella storia della musica quei 26 minuti di esibizione. Erano gli anni delle contestazioni, anni difficili per l’Italia e nulla veniva risparmiato, neanche la musica.

Da una parte i giovani, dall’altro lo Stato e le repressioni violente, manifestazioni che da pacifiche diventavano insostenibili.
Fu una vera delusione per i fan dei Led Zeppelin dover rinunciare così all’esibizione dei loro idoli, il terzo album anticipava il successo che sarebbe divenuto epico con la celebre Stairway To Heaven, sarebbe stato davvero emozionante assistere alla consacrazione del gruppo.

Una serie nefasta di eventi e morti drammatiche portò il gruppo a sciogliersi definitivamente nel settembre del 1980, ma ancora oggi milioni di fan sperano in una reunion tra Page, Plant e Jones.
Speranze sempre uccise da Robert Plant.

L’hard rock impetuoso, le accuse di satanismo, gli incidenti ricorrenti, il ritiro dalla scena musicale come gruppo unico subito dopo la morte di John Bonham, hanno consegnato i Led Zeppelin alla leggenda.
In Italia purtroppo in quegli anni molti altri artisti nostrani, e non, saranno vittime della cattiva organizzazione degli eventi e della lotta tra lo Stato e i suoi figli.

(photo web)

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