Condomini infernali

24 Luglio 2014
Redazione YOUng
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Vicini di casa che sembrano i figli malvenuti di satana e invece scopri che seguono un qualche cammino spirituale e di notte ti tengono sveglio con le riunioni del loro gruppo di preghiera. Infanti tanto cari a papa Francesco e al clero tutto, che in gola hanno le trombe di Gerico e la loro iperattività notturna, diurna, festiva e infrasettimanale oltrepassa la soglia della patologia conclamata anche sul pianeta Niburu, quello dei Rettiliani. E poi lei, il grande classico di sempre, la fatalona/troiona sul tacco, che batte forte sul selciato, l'acciottolato, ma soprattutto sul mattonato e sul parquet riverniciato. Sopra il tuo capo; ça va sans dire. 

Vicini-rumorosiE quel gran pezzo del tallone, dove lo metti? Lui, il calcagno, è un osso che va cercando considerazione e visibilità da secoli e deve ringraziare i condomini se di notte può correre nudo e felice verso il bagno facendosi sentire fino al piano di sotto. Ma il movimento di liberazione dei calcagni, negli ultimi decenni, ha compiuto passi da gigante e ora, nei condomini è tutto un pullulare di donnini e omaccioni che tallonano felici, producendo vibrazioni spaventose negli appartamenti sottostanti, simili a un bussare continuo e convulso di un testimone di Geova alto quattro metri una domenica di novembre alle sei. Ma i tallonatori felici se ne fregano, sono in casa propria e fanno ciò che vogliono.

Un discorso a parte lo meritano i docciatori notturni, ossia coloro che fanno doccioni di mezz’ora alle tre del mattino, bagni di mezzanotte, riempiono vasconi da fine del mondo alle cinque del mattino dopo aver tirato su la taparella per contemplare l’alba, tutti i giorni che Dio manda in terra. Gente pulita. Fuori, forse.

E i turnisti? Che vi rendono partecipi del loro rientro a casa e della loro partenza per la fatica nel cuore della notte? Non sono empatici? Gente che ama la condivisione, simpaticoni…

A rinforzare le fila dei rumori intollerabili dal piano di sopra non mancano mai neanche loro, le pulizie ossessive della massaia tarantolata, effettuate quando intorno tutto tace, che c’è più gusto. È così bello battere lo spazzettone sul battiscopa con furia disumana, cambiare l’assetto della mobilia in notturna, far partire lavatrici, affaccendarsi, rumoreggiando “abbestia”, come se non ci fosse un domani, mentre al piano di sotto, curiosamente, tutti dormono.

Parte prima, segue.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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