Mamme cenerentole: iniziare a pulire e non finire mai!

24 Luglio 2014
Aurora Scudieri
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Mamme cenerentole iniziare a pulire e non finire mai!

Ora finalmente ho capito perché negli spot dei detersivi ci sono sempre dei
bambini e delle mamme. Avere un figlio sporca e ti ritrovi a passare la tua giornata a lavare, lavare, lavare. Lavare i suoi bavaglini, minimo due o tre al giorno, sporchi di rigurgito, di saliva e di prime pappe. Lavare tutine e body che non sono sopravvissuti alla pupù liquida e abbondante di un neonato. Lavare i tuoi vestiti, completamente ricoperti di rigurgito. Lavare i biberon, i ciucci, i giochini caduti in terra, con estrema attenzione.

Tre, almeno, sono le fasi di scatto di pulizia nella crescita di un bambino. Si inizia con i primi rigurgiti, che non sono affatto i primi vagiti ma le prime spruzzate di latte. C’è chi ne soffre di più e chi di meno, mio figlio ad esempio era una fontana dopo ogni poppata e, regolarmente, rilasciava il meglio di se su una camicetta delicata, un vestitino carino, una felpa di marca. Una mia amica per sopravvivere a queste arme letali girava con l’asciugamano sulla spalla. Appena lo toglieva, magari per uscire o cambiarsi, la sua bimba lo percepiva e le regalava un rigurgito di quelli intensi, giallognoli, solidi, proprio lì, al posto della pezza magica. Un
giorno, durante un cambio, al momento delle coccole che prevedevano un bacio sul fasciatoio, la bimba le ha direttamente rigurgitato in bocca. Scene da film horror!

La seconda fase dello “sporcamento” inizia con lo svezzamento. Ogni libro di pedagogia consiglia di lasciare il cucchiaino a tuo figlio quando lo accompagni verso la prima scoperta dell’alimentazione. E’ importante, infatti, che il piccolo conosca il cibo, familiarizzi con esso, e vi giochi anche. Oltre al cucchiaio anche le sue mani, infatti, devono poter entrare libere nel piattino sbattendo e schizzando tutto. Quando lascerete questa libertà a vostro figlio, vedrete la felicità nei suoi occhi. Un bambino così, oltre a conoscere il cibo lo vive come un momento sereno e libero, senza pressioni che rischiano invece di creare con esso un rapporto difficile. Belle, bellissime parole, ma avete mai visto come si riduce la postazione di un piccolo che inizia a mangiare da solo?
Quando per la prima volta ho lasciato il cucchiaio nelle mani di Riccardo gli schizzi di pappa sono arrivati anche dai vicini. Ce n’erano sul soffitto, sulla televisione, sulla cucina, sui vestiti, nelle sue orecchie, sui suoi piedini e anche sul muso del cane che, folle di felicità, si muoveva come una trottola impazzita con la lingua dritta per cercare di raccogliere ogni goccia di cibo.
La mamma di un bimbo nato solo poche settimane prima di Riccardo mi ha raccontato di aver comprato al suo piccolo dei grembiuli che lo foderano completamente, per evitare di dovergli fare il bagnetto dopo ogni pappa. Grembiuli simili li ha presi anche per lei e suo marito, che ogni volta escono provati e sporchi dal pasto di mezzogiorno.
Una mia amica mi ha confessato che il suo più grande sogno oggi è una lavastoviglie, una volta sognava un viaggio in un’isola tropicale…come cambiano le ambizioni di una donna!
Il sorriso di vostro figlio comunque varrà la mezzora di pulizia post pappa e poi se avete un cane che vi aiuta è tutto più semplice.

L’ultima fase delle pulizie intense inizia quando il piccolo comincia a
gattonare e mette le mani ovunque. I pavimenti dovrebbero risplendere ed essere a prova di leccata dato che il vostro bambino metterà i palmi e le dita per terra e poi direttamente in bocca. Ogni cosa che incontrerà sul suo cammino verrà morsicata, mangiata, provata e quindi dovrà essere perfettamente disinfettata. Cercherete le marche che promettono lo sterminio dei batteri cattivi e ci date sotto, come dei Rambo alla ricerca della macchia cattiva.
Mattina, pomeriggio, sera, siete sempre con lo straccio e la scopa in mano, ma poi regolarmente il vostro piccolo metterà le dita proprio nell’unico punto che vi eravate dimenticati di spolverare, e con il suo indice nero vi guarderà un secondo e poi, prima che voi possiate fermarlo, lo introdurrà tra la lingua e il palato e lo succhierà rapidamente mentre voi state già cercando le chiavi della macchina per portarlo al pronto soccorso.
Se poi avete animali che girano per casa la missione di tenere pulito si fa
ancora più complessa ma, state tranquilli, con tutte le volte che lo hanno già riempito di leccate in faccia fino ad oggi, vostro figlio avrà certamente sviluppato potenti anticorpi.

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