"We don't need feminism", frutto dell'ignoranza della Storia

30 Luglio 2014
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 4minuti

sZLhW4v

“Non abbiamo bisogno del femminismo perchè porta ad un odio verso il genere maschile”.

“Non abbiamo bisogno del femminismo perchè un complimento un po’ osè non equivale ad uno stupro”.

“Non ho bisogno del femminismo perchè sono eterosessuale”.

“Non abbiamo bisogno del femminismo perchè abbiamo già accesso a scuola e le nostre paghe sono buone. Non abbiamo bisogno di lottare per i nostri diritti perchè li abbiamo già”.

 

Queste sono le frasi più votate nel sito internet di “We don’t need feminism”, una sorta di movimento anti-femminista supportato da molte giovani donne. Questo sito prevede commenti Tumblr da anonimi sul perchè, a parer loro, le donne non hanno più bisogno del femminismo; vede giovani ragazzi che mostrano cartelli sui quali hanno scritto perchè scelgono di essere anti-femministe.

 

Un movimento anti-femminista al femminile è sempre esistito: erano le donne “casa e chiesa”, quelle che si adagiavano sui loro privilegi di regina della casa, rispettata come un gioiello dall’uomo, senza ambire ad una vita all’esterno dalle mure domestiche.

Ora questo movimento, nel 2014, si è ampliato e recluta giovani ragazze, dai 16 anni in poi, spesso diplomate o laureate.

 

Il problema di base è sempre lo stesso e si evince facilmente dai cartelli: sono gli stessi, identici discorsi degli schiavi che conoscono solamente la schiavitù.

Le nostre paghe sono buone, abbiamo già i nostri diritti; certo li abbiamo legalmente: ma psicologicamente? La società ci riconosce i pari diritti morali di un uomo? Siete sicure che un complimento osè non sia in realtà una molestia, alla quale la donna non può rispondere, pena la derisione pubblica e il vergognarsi di esser donna?

 

Le domande ci sono; ma le risposte sono sbagliate. E di fondo c’è un’ignoranza della Storia sconcertante.

Nel sito dell’anti-femminismo si portano a testimonianza le violenze commesse dalle donne (statisticamente di molto inferiori a quelle compiute dagli uomini, ma tanto basta), i massacri compiuti dalle suffragette, le immagini delle donne che hanno lottato per poter votare e divorziare da mariti ubriachi che le picchiavano a casa. Sono donne “violente”, che sottomettono psicologicamente l’uomo. Certo, in alcuni casi è successo, ma non è di certo la regola.

 

008

Il femminismo non è questo e chi lo pensa, siano uomini o donne, si trovano dalla parte del torto.

Evidentemente le donne si sono ritrovate a non spiegare bene la situazione femminile…alle donne! E se non riusciamo a capire la nostra situazione, come potremo poi farla capire agli uomini e poi cambiarla?

I salari non sono gli stessi, è un’utopia. Il trattamento non è lo stesso. All’uomo, durante un colloquio di lavoro, non viene chiesto “Lei è fidanzato? Intende avere figli?”. I lavori non sono liberi a tutti e le donne sono organizzatrici di eventi come manovalanza, non come direttrici artistiche. Quando mai avete partecipato ad un evento in discoteca organizzato da una donna?

E, anche quando un essere femminile riesce ad emergere in un ambito tradizionalmente considerato maschile, viene mostrata come mosca bianca; già l’espressione “donna con le palle” è ridicola: io ho le ovaie, me le tengo strette e non voglio avere i vostri testicoli; io sono capace e cocciuta come una donna sa fare, non come un uomo. Non voglio dover “indossare i pantaloni”, perchè posso dirigere un’azienda con la gonna.

 

Dal linguaggio alla mentalità, la società è pro-uomo dai greci in poi. Da quando si è scoperto che la donna poteva avere anche un potere intellettuale al pari degli uomini, supplendo alla carenza fisica.

Il femminismo non è da biasimare. Il femminismo non è “l’utero è mio e me lo gestisco io”, donne con le gambe pelose “che hanno solo bisogno di sesso” (espressione usata sia da uomini che da donne).

L’ignoranza della Storia femminile, abbiamo detto, sta alla base di questi movimenti anti-femministi che sconvolgono le nostre madri.

 

Il femminismo è una lotta per la parità di genere.

Spesso quelle ragazze anti-femministe, dopo aver esposto il loro bel cartello, torneranno a studiare, faranno shopping, cucineranno, usciranno con le amiche. Ignorando quello che hanno fatto le loro madri. Ignorando che il loro salario non sarà lo stesso, che verranno licenziate quando avranno un figlio, che spesso non verranno neppure assunte, che dovranno stare attente all’uomo che troveranno (sì, esistono ancora i “tu casa, io lavoro”), che dovranno girare con lo spray al peperoncino nella borsetta, che se un ragazzo urlerà loro “pezzo di figa” dovranno camminare a testa bassa vergognandosi, che saranno costrette a dire di avere un ragazzo per esser lasciate in pace.

 

Non sanno perchè necessitano del femminismo perchè non l’hanno provato. Ma ogni volta che vanno al supermercato nascondono nella borsetta gli assorbenti che stanno comprando, perchè si vergognano. Si vergognano del loro essere donna.

 

E il femminismo combatte anche per il diritto di poter appoggiare il pacchetto di assorbenti alla cassa senza doverlo nascondere. Combatte per il diritto delle ragazzine di poter rispondere al ragazzino che le guarda sotto la gonna, mentre la scuola insegna che “ma dai, è solo un ragazzino; dovresti essere felice che ti dia le sue attenzioni!!”.

Combatte non per diritti politici, ma per diritto sociali e morali. Combatte perchè le donne non vengano giudicate in quanto donne, ma in quanto esseri umani.

Io non vorrei una figlia anti-femminista, che rifiuta tutto questo. Perciò esiste un falimento delle donne che non sono state in grado di insegnare questa mentalità di parità di genere, perchè il rifiutare la parità morale e sociale tra uomo e donna significa non aprirsi in seguito ad altre identità di genere. Come possiamo pretendere che una persona transgender abbia lo stesso trattamento e considerazione sociale di un uomo se neppure la donna ce l’ha?

 

Il femminismo combatte per tutti. Silenziosamente. Cambiando la cultura e la Storia. Che queste ragazze dovrebbero attentamente studiare, perchè (ripetiamolo sempre) la cultura modifica la società.

 

 

tumblr_n68vgjZC7Q1rtcur5o1_500

 

 

 

 

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI