10 libri che annoiano anche se usati come fermaporta

1 Agosto 2014
Redazione YOUng
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Avevo già scritto in precedenza un pezzo sul tema dei libri più noiosi, ma nei mesi seguenti mi sono dovuta ricredere su alcuni; ho perciò modificato quest’elenco, ovviamente parziale.

Solitamente i libri più noiosi sono quelli che ti rifilano alle superiori, come compito delle vacanze. Non credete agli amici che vi dicono “Ma io amavo leggere a scuola, quei libri li divoravo durante l’estate”; dai, dai, che solo per questo avreste rigato la macchina alla professoressa di italiano. Nessuno può amare il Manzoni e spacciarlo come lettura piacevole dell’adolescenza. Io non sopportavo leggere per forza e guardate cosa sono finita a fare.

Ci sono dei libri (classici e non) che però risultano estremamente noiosi alle gambe dei tavolini che ci avete poggiato sopra.

Universalmente riconosciuti come tali.

1) Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust

Esistono delle persone, specialmente uomini, che annoverano Proust tra le proprie letture formative e libri del cuore. Se mai un uomo mi si presentasse dicendomi che uno dei suoi libri preferiti è Alla ricerca del tempo perduto, saprei già cosa fare: fuggire.

E’ un’opera magnifica e volutamente noiosa. In essa è racchiusa tutta la filosofia e il pensiero dell’artista, un continuum dei suoi deliri psicologici. E quindi ci chiediamo, caro Marcel: dovevi proprio scrivere tutto in un unico capolavoro? Non potevi diluirlo in più opere, come ogni bravo scrittore, per guadagnare più soldi? No. Sette libri meravigliosi, ma più noiosi delle sette Virtù.

2) Mangia, Prega, Ama di  Elizabeth Gilbert

Uno dei rari casi in cui il film riesce ad essere più noioso e insulso dell’intero libro.

Dopo un burrascoso divorzio, una tizia dai passati trent’anni decide di fare un viaggio alla scoperta di se stessa; e non capiamo in cosa consista questo viaggio spirituale: era un tour prepagato dall’editore.

Una donna perennemente insoddisfatta, isterica ed egocentrica. Il titolo ideale poteva essere: “Per favore, parlate di me”. Monologhi di una vagina americana non più soddisfatta.

3) La casa dai sette abbaini di  Nathaniel Hawthorne

Premetto: questo libro mi piace perchè scritto da uno dei miei autori preferiti; devo però astrarmi dal ruolo di Hawthorniana convinta e ammettere alcune cose.

The House of the Seven Gables è un libro troppo corposo per la sua trama. Ho addirittura sperimentato la prova del nove: l’audiolibro. Un’ora di discussione sull’aspetto di un tizio morto sulla sedia. Povero Clifford.

4) Tess dei d’Ubervilles di Thomas Hardy

Thomas Hardy non è di certo un pozzo di vivacità nella scrittura, e questo libro è ben noto agli studenti di lingua inglese.

Un solo commento: è stato riadattato più volte per il cinema e la televisione. La miniserie prodotta dalla BBC ha regalato, secondo i fan, un finale addirittura migliore. Penso basti questo.

5) Il diario di Anna Frank di Anna Frank

Mettiamo da parte l’ipocrisia: Il diario di Anna Frank è un libro noioso.

Che sia una delle testimonianze basilari e più immediate degli orrori del nazismo è una questione indiscussa. Ma conosco più di una persona che ha impiegato un anno per leggerlo.

6) Cloud Atlas di Davis Mitchell

Caro David Mitchell, ho pensato a lungo a cosa scrivere del tuo libro.

Lo ammetto, ho creduto di essere un’idiota, di non riuscire a comprendere la complessità; eppure, mi ripetevo, ho letto ben di peggio in quanto a sintassi e tematiche: perchè non riesco a capire l’indiscussa bellezza tanto decantata di questo libro?

Poi guardi il film, e tutto diventa più chiaro: non è il lettore l’idiota, ma tu che non sai scrivere.

Pure la trasposizione cinematografica è incomprensibile: passi la prima metà del film a cercare di trovare un senso a ciò che sta accadendo e la seconda metà a rassegnarti al fatto che tutto ciò che avevi pensato di aver capito, in realtà è sbagliato.

Complimentoni.

7) Guerra e Pace di Lev Tolstoj

Descrizioni.

Lunghe e interminabili descrizioni.

Solitamente sono i paesaggi a far da sfondo all’azione dei personaggi. Questo è l’unico caso in cui sono le azioni a fare da sfondo alle descrizioni. Pagine e pagine. Auguri.

8) Cime Tempestose di Emily Bronte

Un manipolo di persone che si ammalano e inesorabilmente muoiono, chi per amore, chi per scarse condizioni igieniche, chi per malattia.

9) Finnegans Wake (La veglia di Finnegans) di  James Joyce

L’Ulysses è una passeggiata al confronto di Finnegans Wake.

La vita intera è una passeggiata al confronto di Finnegans Wake.

Il suo famigerato flusso di coscienza viene qui portato alle estreme conseguenze, tanto che il fratello di Joyce lo definì “l’ultimo delirio della letteratura”; amore fraterno.

Pensate ad una sola cosa: quarant’anni di ricerca stilistica e tematica condensati in un solo libro; la punteggiatura sparisce, così anche la sintassi e la grammatica: e tu ti ritrovi a sole dieci pagine dall’inizio chiedendoti “Perchè?!”.

10) Eragon (la saga) di Christopher Paolini

Il giorno dell’acquisto del primo libro di Eragon ero felicissima: per la prima volta avevo trovato un fantasy ben scritto e degno di esser letto. Avevo.

Circa a metà del libro sale la voglia di preparare una frittata con quel maledetto uovo che il protagonista si porta dietro. Il secondo libro ti assale alla gola. Il resto devi leggerlo con una buona dose di caffeina a fianco, perchè è l’unico fantasy che riesce ad essere più noioso de Il Signore degli Anelli.

 Essendo questa un breve lista data da un piccolo sondaggio, mancano di sicuro libri che voi considererete noiosi, non esitate a dirli.

Personalmente esiste un solo libro che non sono mai riuscita a finire e che mai finirò. Per il resto, esiste il nettare degli dei di ogni lettore: la caffeina.

L'AUTORE
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