Scopriamo il visual mapping.

27 Agosto 2014
Imma I.
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mapping

 

Ebbene sì, io oggi voglio parlarvi di mapping, di visual mapping per la precisione.
Io sono rimasta incantata quando ho assistito ad uno di questi ‘spettacoli’ (definiamoli così), dietro c’è un vero e proprio lavoro fatto da esperti del settore, creativi delle arti grafiche e visive.
In cosa consiste un mapping? Praticamente è una performance ‘artistica’ che dura diversi minuti e si compone di due fattori principali: un edificio (solitamente storico) su cui vengono proiettate immagini studiate e definite al computer e una parte tecnica che prevede l’utilizzo di proiettori e luci.
Il mapping può essere 2D o 3D, con quello 3D addirittura si può arrivare ad interagire con il pubblico durante la durata dello ‘spettacolo’ o con attori presenti sulla scena.
Si può effettuare anche su oggetti più piccoli di un edificio tipo un’automobile o una tastiera, l’importante è studiare bene le dimensioni dell’oggetto con cui andiamo ad interagire.
Valutare i colori, la posizione, per non sbagliare nel momento della rappresentazione.
Lo spettacolo diviene ancora più suggestivo se oltre al gioco di luci e di proiezioni vi è l’intervento della musica e magari di fumo colorato.
Il visual mapping sta trovando sempre più consensi anche nel nostro Paese e possiamo definire l’esecuzione dei lavori delle vere e proprie performance artistiche.
Dietro ogni esibizione c’è un lavoro minuzioso con elaborazioni al Computer.
Molto importanti infatti sono i software per sviluppare i disegni che verranno poi rappresentati sui muri o sugli oggetti prescelti.
Sono pochi gli studi che si occupano di visual mapping e ancor meno i giovani appassionati a questa nuova arte, che unisce il gusto e la bellezza della tradizione alla magia dell’innovazione.
Forse in molti sono rimasti incantati durante le rappresentazioni di mapping che avvengono a Disneyland. Un vero mix di magia, incanto e colori.

mappingdisneyland

Ma in cosa consiste praticamente il visual mapping?
Praticamente si proiettano sui muri delle linee disegnate con colori scelti dall’ideatore e che cambiano a secondo delle scene.
Si può avere quindi l’illusione di veder vibrare un palazzo, di vederlo oscillare, o addirittura crollare su se stesso.
Uno dei video più belli che ho visto riguarda un edificio storico delle mie zone: il Belvedere di San Leucio (fatto realizzare dal Re di Napoli e di Sicilia Carlo di Borbone, ndr).
L’edificio storico, suggestivo già di per sé, per dodici minuti è diventato magico.
I realizzatori che hanno ideato il progetto lo hanno arricchito anche con la musica. Il risultato è davvero spettacolare.
Luci, colori e proiezioni che si muovono a ritmo di musica, finestre che sembrano aprirsi e chiudersi, mattoncini che danno un aspetto diverso alla facciata dell’edificio.
L’arte deve farci sognare e aprirci la mente per percorrere nuove strade, allargare i nostri orizzonti per realizzare ciò che immaginiamo, il visual mapping è assolutamente in linea con questo concetto.
Non sporca i muri, una volta smontata l’attrezzatura rimane solo una piacevole sensazione e i minuti di incanto che ci ha fatto vivere.
Il mapping spazia in diversi settori dallo spettacolo vero e proprio al marketing, da manifestazione artistica ad atto pubblicitario.
Diverse sono le tipologie di nomi con cui viene identificato a seconda anche dello scopo: visual mapping, video mapping, 3D projection mapping, mapping.
Io credo che sia davvero un modo magico di appassionare e di attirare persone ad un evento che sia ludico o di rappresentazione pubblicitaria.
Speriamo di vederne sempre di più in giro.
È una manifestazione artistica estemporanea, tutto è legato a quel momento, l’ideatore sa che la riuscita dipende da quel preciso istante e ogni cosa viene curata fino al minimo dettaglio, c’è dunque dietro un grande lavoro di precisione.
Diversi sono anche i musicisti che impiegano questa tecnica nei loro concerti, quelli in cui l’abbiamo potuta ammirare quest’anno e che c’hanno affascinato maggiormente sono stati Yann Tiersen, i Moderat e i Kraftwerk.
In effetti con la musica elettronica il visual mapping raggiunge il massimo della sua espressione.
Sicura che ne vedremo ancora delle belle, vi terrò aggiornati.

2013KraftwerkPA-15728172070213

Imma I.

(Photo fonte web, ndr)

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