Com'è e come va la MiTo, l'Alfa Romeo più "young" del listino

30 Agosto 2014
Redazione YOUng
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Per capire davvero un’automobile bisognerebbe innanzitutto catalogarla in una delle tante categorie e nicchie esistenti: berlina, Suv, coupè… Ma, in fondo, esistono due macro-categorie di auto: quelle che compri perché “devi” e quelle che desideri davvero. Della prima categoria fanno parte le auto grigie (spesso anche in senso letterale), rassicuranti (ma anche divertenti) quanto una stufetta elettrica, da comprare perché c’è un grosso sconto, da usare senza remore ma che non ti regalano mai un’emozione. Della seconda categoria fanno parte quelle auto che ti colpiscono al primo sguardo, che infiammano le discussioni da bar, dalle quali non scenderesti mai (facile riconoscerle, spesso sono rosse), che piacciono ai tuoi amici, che ti fanno fare una certa figura in ogni situazione.

Di questa seconda categoria fa parte senz’altro l’Alfa Romeo MiTo, auto completamente concepita e costruita in Italia. Potremmo dire che la piccola del biscione appartiene alla fascia premium del segmento B, che è un incrocio tra un’onesta utilitaria ed un coupè sportivo, la prima piccola costruita da Alfa, che è la concorrente italiana alla Mini, che è una piccola alla moda. In breve la miglior definizione per la MiTo è questa: una macchina che compri perché ti piace davvero.

Il corpo vettura è lungo circa 4 metri (lung. 406 cm, largh. 172, alt. 145), dimensioni simili a quelle di Fiat Punto, quindi ottime per la città. La linea è ispirata all’esclusiva Alfa Romeo 8C Competizione, a sua volta liberamente ispirata al glorioso heritage delle supercar italiane. Lo stile è moderatamente vintage, cioè come la moda impone (Mini docet), ed è completato da qualche cromatura che conferisce eleganza alla vettura. Sportività e personalità sono assicurate dal tipico scudetto Alfa sul frontale, il cofano lungo, la coda spiovente e la portiera: lunga e priva di cornice intorno al finestrino come sulle vere supercar (vedi Maserati e Ferrari). Un dettaglio complesso e costoso da fabbricare, che aggiunge fascino alla vettura.
I più critici potrebbero obbiettare che lo stile vintage, seppure ancora in voga, non piace a tutti (de gustibus) e che la linea risulta un po’ tozza e sbilanciata specie nel muso, ciò è dovuto alla necessità di far convivere linee da sportiva e rispetto delle normative europee sulla sicurezza in soli quattro metri di lunghezza. Meglio scegliere i cerchi da 17 ed evitare i colori chiari per conferire slancio alla silhouette.

Nonostante sportività e compattezza la Mito non è affatto una macchina invivibile: i posti anteriori offrono due sedili spaziosi, comodi e giustamente contenitivi, l’abitabilità sul divanetto posteriore è più che accettabile per due persone, i 4 posti omologati sono reali. Il bagagliaio misura 270 litri, buoni, anche se la soglia di carico è alta ed il portellone stretto. Quanto a spaziosità, bagagliaio e comfort l’italiana è sicuramente migliore della Mini, ottima considerando il tipo di vettura.

L’abitacolo non sorprende per linee fantasiose né per qualità dei materiali, tuttavia questi ultimi risultano robusti, l’ergonomia generale è ben studiata, il cruscotto chiaro e sportivo. Meravigliosi gli interni in pelle (optional da 1000€), realizzati da Frau, si distinguono per una raffinatezza tutta italiana fatta di eccellente qualità e sapiente scelta dei colori: difficile trovare eguali anche sulle più costose tedesche.

Al volante l’Alfa si rivela divertente ma anche facile e sicura in ogni situazione. Quanto a piacere di guida già dalle versioni base la MiTo è una delle migliori sportive a trazione anteriore sul mercato. Non eguaglia di certo la Mini quanto a divertimento al volante ma si capisce subito che l’assetto è stato studiato per essere innanzitutto sicuro ed a portata di neopatentato. Altra chicca è il Dna, il selettore per scegliere assetto e modalità di guida in funzione del contesto (anche questo in stile Ferrari).

Il recente restyling ha cambiato le linee solo in pochi dettagli, segno che lo stile piace ancora tanto al pubblico. Dal 2014 la Mito è dotata di nuovi motori e di UConnect, impianto di info-entertainment rinnovato e dotato di touch screen, sostituisce il Blue&Me, ormai obsoleto e spesso afflitto da impuntamenti.

Ampia la scelta di motori sia benzina che Diesel, anche per neopatentati e persino GPL, con potenze comprese tra i 70 ed i 170 cv della versione top di gamma, la Quadrifoglio Verde. La versione GPL è particolarmente furba in quanto mesce economia di esercizio e prestanza, essendo dotata di un impianto a gas montato direttamente dalla casa (a garanzia di affidabilità) sulla versione da 120 cv del 1.4 turbo benzina. Ottima per sfatare qualche pregiudizio circa le auto bi-fuel. Da non dimenticare che non è niente male il suono allo scarico delle versioni a benzina, bi-fuel Gpl compresa. Soddisfacenti i consumi e la tenuta del valore da usata.

La Mito può essere un buon affare anche da usata: costruita dal 2008, il buon successo commerciale ha reso sufficientemente  ampia la scelta di esemplari di seconda mano, per giunta non molto diversi dalla versione model year 2014 attualmente in produzione.

http://www.autoscout24.it/modelli/alfa-romeo/alfa-romeo-mito/

In conclusione, la Mito non è certo una macchina che si sceglie per i grandi carichi né come utilitaria super economica. Chi ha di queste esigenze è giusto che guardi a ben altri modelli, ovviamente. Per tecnologia e qualità costruttiva non eguaglia certe auto tedesche, dalle quali, però, si discosta molto anche come prezzi. Un’automobile non priva di difetti, perlopiù veniali o congeniti a fascia di prezzo e categoria di appartenenza: finiture non eccelse, spazio a bordo appena sufficiente e motori base inadeguati alle ambizioni sportive del modello (meglio da 120 cv in su).

L’Alfa Romeo MiTo è una delle poche piccole dall’allure prettamente maschile e dal feeling sportivo, nonché una delle pochissime dotate di Italian Style; una vettura capace di essere al contempo un’ottima auto da tutti i giorni ed una soddisfacente coupè sportiva, un’auto elegante e trendy, da aperitivo in centro, ma non troppo costosa. La MiTo può essere la scelta ideale per i giovani che, ad inizio carriera od ancora studenti, desiderano una macchina piacevole senza disporre di un budget da vera auto di lusso.

Dove trovare Alfa Romeo MiTo online, nuova o usata? Potete visitare la pagina dedicata sul portale AutoScout24.it.

L'AUTORE
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