I Campionati Mondiali di Nascondino.

30 Agosto 2014
Imma I.
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nascondino
No, non è uno scherzo. Anche io sono rimasta basita quando ho letto la notizia e mi è venuto anche un po’ da ridere lo ammetto, però ci sono persone che ci credono e che si allenano per vincere i Campionati Mondiali di Nascondino e allora perché non parlarne?
Quest’anno sarà proprio l’Italia ad ospitare la quinta edizione della gara, proprio oggi 30 Agosto, presso un parco lungo le rive del fiume Brembo, vicino Bergamo.
Sono 15 le squadre che si sfidano e il premio è una Foglia di Fico d’Oro, trofeo simbolico per decretare la squadra più forte.
Il luogo è l’ideale per la presenza di spazi aperti, cespugli, alberi, nascondigli naturali ai quali si affiancano anche nascondigli artificiali, opere d’arte e quant’ altro serva per dare all’evento l’interesse internazionale che merita.
Un gioco con il quale noi tutti siamo cresciuti e che ora si cerca di far entrare come gara ufficiale alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Grandi progressi ha fatto infatti nel campo delle competizioni sportive internazionali dalla nascita della fondazione nel 2010 del “Nascondino World Championship”.

È stato proprio Yashuo Hazaki, professore di Media Studies alla Josai International University, a proporlo come disciplina olimpica, il quale ha spiegato al Daily Telegraph che può essere considerato un vero e proprio sport in quanto “Servono corsa, equilibrio e la capacità di restare immobili per minuti, è assolutamente uno sport che richiede intuito e collaborazione” cosa assolutamente vera e perché no, anche un fisico scattante e asciutto per correre velocemente, aggiungerei io.
L’Italia è rappresentata quest’anno dai giocatori di football del team dei Lions di Bergamo.
E parlando di cose serie non posso non riportarvi le regole ufficiali per partecipare al Campionato Mondiale di Nascondino, così da oggi non ci si potrà più confondere, neanche giocando tra bambini!
Le squadre
Sono ammesse, dopo un’attenta selezione, 15 squadre composte da 6 giocatori ciascuna (con possibilità di avere riserve). Ogni squadra deve avere una maglia di colore diverso. Ognuno dei giocatori dovrà partecipare a due manches. Durante la manche un esponente di ogni squadra avrà 60 secondi per nascondersi gareggiando con gli avversari in una sfida prima di strategia e poi di velocità per accaparrarsi il nascondiglio migliore. Il tempo massimo per uscire allo scoperto e correre a fare “tana” sarà di 10 minuti.
I cercatori
Nessuna conta per decidere chi deve fare il cercatore, colui che dovrà starsene con gli occhi bendati per 60 secondi per poi andare alla ricerca dei giocatori delle squadre. I cercatori sono professionisti del mestiere: agili, veloci, possenti e scattanti, gli addetti a scovare i componenti delle squadre saranno i Lions, la squadra di football americano di Bergamo. I Lions, superpartes, dovranno eliminare i giocatori avvistati correndo verso la base e urlando il colore di maglia del giocatore.
Punteggi e penalità
Dal momento del ‘Via!’, il primo giocatore che si libera riceve 15 punti, il secondo 14, il terzo 13 e così via. Il punteggio ottenuto andrà a sommarsi a quello accumulato dalla squadra fino a quel momento. Chi viene trovato ed eliminato non riceve nessun punto. Punteggio 0 anche per chi, al termine dei 10 minuti della manche, non riesce a raggiungere la tana. Nel corso della finale (in cui i 2 migliori giocatori della squadra vengono chiamati in causa) i punti realizzati valgono doppio. Chi suggerisce azzera il punteggio alla propria squadra. Vince la squadra che al termine di tutte le manche realizza il punteggio più alto.
A coordinare il giusto svolgimento del gioco e a decidere in caso di situazioni dubbie ci saranno gli arbitri delle gare. (fonte Agenzia Ansa, ndr)

Che dire? Peccato non poter assistere dal vivo e fare il tifo per gli uni o per gli altri.
Magari prossimamente verranno riconosciuti ufficialmente anche il gioco della Campana, il salto della molla e i giochi che facevamo da piccoli battendo le mani gli uni contro gli altri.
È sempre una sensazione bellissima pensare di poter tornare bambini. E poi diciamocelo nel gioco del nascondino siamo degli esperti, capacissimi di non farci trovare e di scappare il più velocemente possibile se a cercarci sono le responsabilità.

Imma I.

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