Il contrabbandiere d'acqua (沙尘暴)

21 Settembre 2014
Redazione YOUng
Per leggere questo articolo ti servono: 2minuti

La mia domenica mattina inizia sempre con una canzone o un film o un video o una poesia che mi “faccia pensare”. A priori la domenica è un giorno in cui , se sto a casa, rifletto; se mi immergo nella vita mondana prendo spunti per riflettere.

Stamattina dopo il mio solito giro emails- facebook-young-libretto universitario online – mi trovo di fronte ad uno dei miei artisti preferiti protagonista di un corto.

L’artista in questione è Ai Wei Wei. Cinese, arrestato più volte.

Perché mi piace?

è un grande architetto che mi ricorda molto Renzo Piano, fonde la plasticità del vetro con l’acciaio e il ferro, mette allo scoperto l’anima dell’opera (tecnicamente l’anima di ferro), fa sembrare tutto facile, leggero, sospeso.

L’opera

Ho visto lo stato olimpico di Pechino e mi dà l’idea di un nido. Qualcosa che ti protegge ma dal quale vuoi uscire, hai bisogno di emergere. La luce, con la sua voglia di uscire, ti invita ad entrare. Vuole intrappolare l’energia ma non ci riesce. Lo sport è un linguaggio universale e diffuso, non solo cinese. 

the bird nest

La mostra

La mostra migliore, la mostra nel senso di esposizione artistica e non architettonica,è stata quella alla Tate gallery di Londra. Quadri? Sculture? No.

Un campo di semi di girasole. Ovviamente in ceramica, commissionati ad un villaggio cinese. Le mie due sensazioni all’ingresso sono:

posso giocare in un museo, sono in un campo di girasoli, posso raccogliere i semi, interagire, buttarmi a terra, correre, camminarci sopra.

Ogni seme è diverso dall’altro perché prodotto a mano. Ogni seme è unico. Ogni seme è un individuo. Ogni individuo è diverso ma insieme sono tutti uguali.

Poi la mostra venne chiusa grazie al classico bambino inglese biondo e roseo come un maialino che ha tentato di mangiare un seme di ceramica mentre i genitori contrattavano con il curatore della mostra la possibilità di prendere un tè alle 5. L’esposizione fu chiusa, del tè non se ne parlò più.

Sunflowers-Tate gallery

 

Il corto.

http://vimeo.com/104436803The Sand storm

(non mi dà un’anteprima,dovrete cliccare sul link )

Jason Wishnow è il regista e il corto the Sand Storm ha partecipato ad una campagna di crowdfunding (vi invito a visitare il sito del regista canadese interessantissimo in cui troverete tutti i suoi lavori e corti http://www.wishnow.com/shorts.php#sandstorm )

 

Ovviamente ci sono state polemiche alla presentazione di “The Sand Storm” perché ? Perché c’è Ai Weiwei nei panni del contrabbandiere d’acqua, perché è stato girato in una città cinese l’anno scorso durante un allarme inquinamento , perché , e la questione è sempre la stessa, il mondo come vedrà noi cinesi? Che messaggio daremo ai posteri?

Mie possibili risposte e interpretazioni.

Non c’è acqua. Siamo in un futuro non molto lontano in cui si scorgono soltanto grattacieli. Nessuno per strada. Tutti lavorano. Tutto è arido. Si contrabbanda acqua e la moglie del mio collega-amante si fa una doccia lunghissima. E io butto tutta l’acqua,che io ho portato a lui rischiando la mia vita e di essere arrestata, per terra. E poi il contrabbandiere mi accompagna nell’unico angolo, o meglio cerchio, di verde rimasto ai margini della città apocalittica e forse del mondo. 

Visto di sfuggita mangiando una crepe alla nutella la domenica mattina mi ha dato queste sensazioni immediate. Il peso dell’inquinamento e l’avvelenarci quotidianamente , lo spreco incontrollato e irresponsabile, le docce lunghe ore ed ore.Spacceremo mai acqua per la nostra stessa sopravvivenza?Diamo tutto e troppo per scontato e facciamo i capricci a vent’anni per avere l’Iphone.

Ai Wei Wei studio cinese per poterti intervistare un giorno e vorrei che tu fossi il cinese medio, lo stereotipo culturale della Cina.

D.C.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI