Arcivescovo pedofilo arrestato in Vaticano

Jozef Wesolowski, arcivescovo polacco, è stato oggi arrestato per pedofilia all’interno delle Mura Vaticane. Gli abusi ai danni di bambini sarebbero avvenuti a Santo Domingo, dove l’arcivescovo li avrebbe adescati, salvo poi abusare di loro in cambio di soldi. Secondo quanto avrebbe riferito un diacono, suo ex collaboratore, proprio lui gli avrebbe procurato dei giovani per rapporti sessuali. Ricordiamo che il prelato, 66 anni, aveva già ricevuto una condanna canonica di primo grado per abusi sessuali su minori che lo ridusse allo stato clericale. Ora arriva l’arresto che sarebbe stato autorizzato da Papa Francesco. A puntare il dito contro l’alto prelato, non solo il suo ex collaboratore, ma anche altri quattro testimoni. Wesoloski è stato persguito non solo a Santo Domingo, ma anche in Polonia dove, in base a degli accordi internazionali, Varsavia persegue i propri cittadini anche per reati commessi all’estero. Richiamato in Italia nell’estate dell’anno scorso dopo che l’arcivescovo di Santo Domingo aveva informato Papa Bergoglio della vicenda, la risposta era giunta con l’immunità diplomatica a gennaio di quest’anno e con la mancata estradizione, poiché tra il Vaticano e la Polonia non vi sono accordi che vanno in tale direzione.   Lo scorso 26 giugno la congregazione per la dottrina della fede lo ha processato ai fini della giurisdizione canonica e il risultato è stata la restituzione del prelato allo stato laicale. Contro la sentenza è stato promosso un appello, il cui esito è atteso per le prossime settimane. Nel frattempo l’arcivescovo, così privo dell’immunità diplomatica, era tornato a Roma rimanendo in un convento. Nel frattempo Sua Santità aveva autorizzato la partenza di un’indagine penale da parte dell’Autorità Vaticana ed infine Wesolok è stato convocato negli uffici del tribunale vaticano per la giornata di oggi dove è giunto verso le 15 ed è stato portato in cella, dopo le formalità rituali.