Patente e libretto di circolazione dell'auto devono avere lo stesso intestatario ?

25 Ottobre 2014
Redazione YOUng
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patente libretto circolazione coincidereSiete soliti utilizzare autovetture non intestate a vostro nome? Fate attenzione perchè dal prossimo 3 novembre entrerà in vigore una Circolare adottata dal Ministero dell’Interno lo scorso 10 luglio.

In sostanza, la novità che fa più discutere è la seguente: la carta di circolazione e la patente dovranno coincidere ovvero dovranno essere dello stesso intestatario, altrimenti verrà irrogata una multa salatissima, oltre al ritiro della carta di circolazione. Nello specifico, la norma stabilisce che gli atti «da cui derivi una variazione dell’intestatario della carta di circolazione ovvero che comportino la disponibilità del veicolo, per un periodo superiore a trenta giorni, in favore di un soggetto diverso dall’intestatario stesso, nei casi previsti dal regolamento sono dichiarati dall’avente causa, entro trenta giorni, al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici al fine dell’annotazione sulla carta di circolazione», altrimenti scatterà una multa che varia dai 705,00 euro ai 3.526,00 euro.

Volete evitare tutto ciò? Bene, bisogna procedere con la registrazione alla Motorizzazione e sulla carta di circolazione dovrà essere annotato il nome di chi utilizza in modo costante l’auto di proprietà altrui per oltre 30 giorni. Per ottemperare alle nuove disposizioni, sarà, quindi, necessario recarsi presso gli sportelli del Dipartimento dei Trasporti. Tuttavia, la norma non ha efficacia retroattiva. Pertanto, il mancato «aggiornamento delle carte e dell’Archivio nazionale dei Veicoli con riferimento agli atti insorti anteriormente al 3 novembre 2014» non dà luogo all’applicazione della multa.

Tuttavia, sono esenti coloro che usano già un mezzo non di loro proprietà o possiedono un’intestazione non aggiornata prima della data dell’entrata in vigore delle nuove norme o coloro che usano auto di familiari conviventi (aventi la residenza nello stesso indirizzo). In altre parole, «sono esentati da tale obbligo i componenti del nucleo familiare, purché conviventi. Nulla osta, tuttavia, che anche in tal caso possa essere richiesto l’aggiornamento della carta di circolazione; in assenza di specifico divieto, infatti, è da ritenersi che il comodatario ne abbia facoltà, ferma restando, in caso contrario, l’inapplicabilità delle previste sanzioni».

Lo scopo ultimo della nuova normativa punta a tenere sotto controllo le categorie di tutti quei professionisti che usano le auto aziendali. L’obbligo riguarderà autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e sarà diretto sia alle persone giuridiche che a quelle fisiche, con l’unica esclusione dei familiari conviventi (aventi la residenza nello stesso indirizzo). In particolare, «nel caso in cui l’intestatario della carta di circolazione conceda in comodato d’uso l’ultilizzo del proprio veicolo ad un terzo, per un periodo superiore ai 30 giorni, il comodatario ha l’obbligo di darne comunicazione al comentente UMC (ufficio della Motorizzazione Civile, ndr) richiedendo l’aggiornamento della carta di circolazione».

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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