Crocchette per gli umani
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Ecco un classico esempio di un approccio salutare all’alimentazione, ma che contiene alcune importanti dis-informazioni.
La scarsa attenzione all’etichetta, alla provenienza e alla purezza de cibo ci ha portarti alla moderna situazione in cui una generazione di esseri umani che sembra avere tutto per vivere in salute, si sta ammalando e malcurando.
Ora siamo lì, scioccati e ansiosi di scoprire la via nuova, quella che ci porterà fuori da questo pantano di liquame industriale prima che ci sommerga del tutto.
Evidentemente è arrivato il momento di prendere coscienza, provarci almeno. La food industry se ne è accorta, non credere che si sia allarmata però. Per loro vuol dire che è arrivato il momento di cambiare la comunicazione, vertere su una figura più naturale, salutare e rispettosa dell’ambiente.
Allora giù con dis-informazioni per insegnarti che un prodotto industriale di oggi, tipo una polvere di proteine estratte dai vegetali (ma anche il latte di soia e il tofu), è molto più salutare di un altro prodotto del passato che col tempo loro stessi (le industrie) hanno reso velenoso e perciò immangiabile (vedi carne rossa, latte e derivati).
Peggio poi, quando il branco degli entusiasti abbraccia mezze informazioni, le sposa e le promulga rivendicando verità apparenti perché coerenti con la moda e con il volere dell’industria.
Vediamone una per esempio, le proteine vegetali in polvere, così utili quando un alimentazione vegana non ci fornisce abbastanza proteine o quando vogliamo che i risultati del lavoro in palestra si vedano meglio. Un mercato di 5,4 miliardi di dollari solo nel settore sport nutrition, stimato in forte crescita anche per i prossimi 5 anni (fonte).
Un prodotto che anche nei casi migliori è super-raffinato tramite processi industriali veramente poco naturali, proveniente da vegetali come soia o riso che già prima di essere trasformati erano magari alimenti di scarsissimo valore