La mezza bufala dei furti in casa con il "forellino" – FOTO

26 Novembre 2014
Redazione YOUng
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forellinoSi sta diffondendo molto rapidamente la tecnica dei furti in appartamento “con il forellino“.

Si tratta di una nuova tecnica che consiste nel fare un forellino nello stipite delle porte, finestre e garage: una volta effettuato il buco, ai malviventi basterà un utensile, come un cacciavite, per far scattare la serratura.

Come racconta l’Eco di Bergamo,”pare che agiscano dopo le 17, in più persone, con uno che fa da palo e gli altri che agiscono. Salgono su balconi e terrazze, controllano i movimenti dei residenti e poi agiscono. In alcuni casi i tentativi sono andati a vuoto, in altri riescono a entrare ma poi non portano via nulla, in altri invece se ne vanno col bottino, in genere gioielli e oro“.

Ed ancora: “Le prime segnalazioni, con tentati furti e furti avvenuti, circa due settimane fa a Berbenno, Laxolo e Brembilla. Un episodio è stato segnalato anche a Gerosa, frazione di Val Brembilla. Negli ultimi giorni è allarme anche a Ubiale Clanezzo. Blitz dei ladri pure a Zogno. Sempre la scorsa settimana i ladri hanno agito a Piazza Brembana.Almeno altri due tentativi a Branzi“.

Tuttavia, come specificato dal sito Bufale.net, “una serratura di “vecchio tipo”, montata su una porta “standard” a telaio di legno o una saracinesca a lamierino può effettivamente essere scardinata danneggiandola con una punta di trapano. Solitamente le serrature vecchiotte sono fatte di bronzo, e le porte di legno, per quanto spesso, e sono pertanto facile preda per un ladro armato di trapano. Il rischio viene però enormemente ridotto passando dalle vecchie porte di legno alle moderne porte blindate: anche solo con un modello a serratura singola, tra la delicata serratura e la punta del trapano si frapporrà dello spesso acciaio, che renderà la manovra di perforamento lenta, rumorosa e necessitante diverse, più spesse e con ricambi pronti all’uso, punte di trapano, rendendo il ladro un bersaglio facile ed identificabile a sua volta. Il rischio è ulteriormente ridotto con un modello a doppia serratura, o con chiave elettronica, in quanto nel primo caso bisognerebbe operare su due serrature, nel secondo scardinare meccanicamente il cilindro sarebbe inutile… per mancanza del cilindro stesso, sostituito da sistemi di attuazione regolati da meccanismi interni e senza accesso all’esterno. Altri strumenti consentono di rinforzare la serratura, come le serrature antistrappo qui descritte. Un ulteriore evoluzione il settore delle serrature per porte blindate lo ha avuto grazie all’introduzione di serrature antistrappo. Sono chiamate antishock e rappresentano un’evoluzione delle serrature a cilindro Europeo. Sostanzialmente l’antischock è una corazza d’acciaio molto resistente che ha la medesima forma della parte interna del “blocco serratura”. Questa corazza, quindi, copre la serratura e viene installata dentro la porta blindata: la sua capacità di resistenza rende così l’intero corpo serratura non più strappabile mediante una diffusa “canna innocenti” largamente usata dai ladri. Inoltre, ulteriore dispositivo da aggiungere è il Defender. Si tratta di una protezione fisica della toppa in cui andiamo ad inserire la chiave: su di essa si posiziona una placca d’acciaio piatta e liscia che evita la manomissione fisica della serratura. Essa è sbloccabile mediante un magnete decodificato“.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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