La fine del sogno americano

29 Novembre 2014
Redazione YOUng
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Da diverso tempo si può constatare il lento ma inesorabile declino degli USA.
Nonostante si continui a vendere il “sogno americano” al resto del mondo tramite Hollywood, la realtà negli States ormai appare ben diversa.
Gli USA non sono più quella “terra della libertà” che tanto ha fatto sognare miliardi di persone nel mondo, la nazione dalle mille opportunità e della democrazia perfettamente funzionante.
 
Difatti, secondo il recente studio America’s Youngest Outcasts’ del National Center on Family Homelessnessè risultato che nel solo 2013 ben due milioni e mezzo di bambini non hanno una casa, e la povertà è sempre più dilagante.
 
 © ANSA
Inoltre, risulta in crescita il fenomeno delle “tent cities“, tendopoli che si trovano prevalentemente ai bordi delle grandi città di stati come l’Alaska e la California.
 
Un’altro fenomeno sempre più diffuso è quello delle persone, che rimaste senza fissa dimora, decidono di vivere nei tunnel sotterranei sotto le città.
 
Come riporta il Daily Mail, solo a Las Vegas è stato stimato che più di 1000 persone vivono così.
 
Austin Hargrave flood tunnels
Intanto, mentre la povertà cresce e colpisce il ceto medio e le classi sociali più basse, la classe politica statunitense non è mai stata così ricca nella storia come oggi, come rivelato da “Open Secrets” e ripreso sul quotidiano online italiano l’Inkiesta.
 
MedianNetWorth2012v2.jpg
Oltre ai politici, a beneficiare della situazione sono state le grandi multinazionali e le banche, che immancabilmente sono state salvate dal governo in quanto “troppo grandi per fallire”.
 
 
A livello internazionale, grazie alla sempre più forte politica estera interventista, gli States sono sempre meno apprezzati.
 
E anche sul tema delle libertà civili  non sono messi poi così bene, come ha dimostrato il recente scandalo  NSA e la persecuzione di Edward Snowden e Julian Assange.
La presidenza Obama ha proseguito il trend iniziato sotto quella Bush, arrivando addirittura a peggiorare drasticamente la situazione, nonostante le tantissime promesse con le quali il Presidente aveva guadagnato consenso popolare.
 
Oggi, sembra proprio che il declino statunitense sia inarrestabile, a meno che non ci sia un radicale cambiamento nel paese, cosa che sembra non vogliano in tanti all’interno del panorama politico statunitense, con le interessanti eccezioni rappresentate da Ron e Rand Paul, e pochi altri. 
L'AUTORE
La redazione di YOUng
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