Hai poca barba? È segno dell'evoluzione

21 Dicembre 2014
Redazione YOUng
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L’uomo è l’essere con meno pelo indosso tra tutti i componenti del regno animale. Non è una novità. Persino attraverso la barba più folta o i baffi più curati si può intravedere il colorito roseo delle guance. Molti studiosi si sono appassionati a questo fenomeno che sembra riguardi l’evoluzione: cosa ha portato l’essere umano, gli uomini in particolare, a perdere la copiosa peluria che ai tempi dei nostri antenati rivestiva completamente il volto? C’è chi pensa che la perdita della “pelliccia” sulla faccia sia avvenuta per impedire la riproduzione dei pidocchi: secoli fa la faccia sbarbata di un uomo assicurava l’assenza di parassiti. Chi pensa invece che la perdita di peluria un tempo favorisse l’abbassamento della temperatura corporea, per favorire le migrazioni dalle foreste alle savane. Un’altra linea di pensiero afferma che un viso che si mantiene glabro è considerato più giovanile anche in età adulta. La risposta di un neurobiologo statunitense è molto più affascinante e alternativa: gli uomini odierni non hanno una peluria abbondante sul viso perché sono degli anelli che cambiano colore in base all’umore. Secondo questa teoria, gli esseri umani del XXI secolo camminano, parlano, respirano e cambiano colore. Ancora oggi ad esempio si dice essere verdi d’invidia, rossi di rabbia o dall’imbarazzo. Gli anelli che cambiano colore furono una moda degli anni 70 e funzionavano associando i colori alle emozioni. In realtà il colore dell’anello cambiava in base alla temperatura corporea e questo è il concetto di base al quale lo studioso si è aggrappato per dimostrare la sua tesi: grazie a fattori dell’evoluzione, le facce degli uomini hanno perso peluria evolvendosi, per permettere che le emozioni venissero capite facilmente. L’assortimento delle cellule nella retina, che inviano le informazioni sui colori al cervello, ci permette di percepire le proprietà del sangue: più l’emoglobina è satura di ossigeno, più è concentrata. Non appena queste due variabili cambiano, il colore della pelle cambia di conseguenza. Le persone di colore arrossiscono? Ebbene sì, la pelle si arrossisce con l’aumento di ossigeno nell’emoglobina. Come voleva dimostrare il neurobiologo statunitense, un viso sbarbato grazie all’evoluzione evidenzia i cambiamenti di colore e dell’umore. La prossima volta che qualcuno vi chiede come vi sentite, rispondete semplicemente di guardarvi in viso: il colore della pelle sarà una risposta esauriente.


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