Stampante 3D, per la prima volta un’auto creata in diretta

15 Gennaio 2015
Imma I.
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Ebbene sì: un’auto creata e assemblata direttamente in un Salone dell’Auto, grazie a una stampante 3D.
È successo al North American International Auto Show di Detroit, dove una piccola e giovane azienda di Phoenix, la Local Motor, ha deciso di creare dal vivo, davanti agli occhi dei presenti un’auto con una grande stampante 3D.
È stato il primo esperimento fatto in diretta, il tutto è durato 44 ore. Per la prima volta un’auto è stata creata in loco e non è stata portata appositamente per l’occasione.
L’auto è una biposto elettrica Strati, ed è stata stampata in diretta dallo Stand, da un apparecchio 3D di grandi dimensioni e incapsulato in una teca di vetro, per consentire lo stampaggio della struttura e della carrozzeria con materiale plastico rinforzato con carbonio.
La Strati, quindi sdogana un tabù, sebbene sia perfezionabile, soprattutto sul piano della finitura superficiale. La stampa 3D è diventata una realtà attuabile per la produzione di prototipi di oggetti, o anche per la ricostruzione di parti specifiche di esemplari unici.
Questo progetto dunque si pone in maniera rivoluzionaria rispetto a tutti gli altri modelli di auto e del resto è anche l’obiettivo per la Local Motor: riuscire a dimezzare i tempi di produzione, passando dalle 44 ore a 24 ore per la creazione di un’auto.
Cambia anche l’idea di stabilimento, potendo servirsi così di strutture notevolmente più piccole. L’azienda si propone lo scopo di avere ‘micro factory’, sostenendo che in uno spazio di 3.700 metri quadri entrerebbe tutto quello che occorre: spazio per disegnare i progetti, costruire le auto e anche rivenderle direttamente al cliente.
Dal produttore al consumatore, cosa che ridurrebbe di molto anche le spese di acquisto.
La Local Motor ha fatto sapere che durante il prossimo anno, apriranno due ‘micro factory’ rispettivamente a Knoxville, nel Tennessee e quella di National Harbor, a Washington DC.
Per quanto riguarda la fabbricazione, l’innovazione sta nella tipologia del materiale impiegato nella deposizione tramite ‘fused deposition modeling’ FDM, dei 212 strati che formano la scocca portante dell’auto.
Al posto del consueto filamento la ‘testina’ utilizza del pellet di plastica Abs rinforzata con fibra di carbonio.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, invece, la Strati è una compatta due posti elettrica con motore a 5 Cv (a richiesta 17) alimentato da una batteria da 6,1 kWh. La ricarica si effettua in 3,5 ore e permette un’autonomia di circa 100 km con una velocità di punta di 80 km/h.
Per il momento tutta la parte propulsiva e meccanica: batteria, cablaggi, motori, sospensioni, provengono dalla Twizy Renault, ma altro obiettivo è quello di realizzare tutto totalmente con stampanti 3D. Questo però non sarà possibile fino a quando non verranno creati macchinari più potenti e software in grado di riprodurre elementi sempre più complessi.
Qui potete vedere il video della realizzazione dell’auto.

Imma I.

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