Arriva la Ferrari SF-15 T, la prima dell'era Vettel

30 Gennaio 2015
Igor Carta
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“Presentata la nuova Ferrari F1 di Vettel e Raikkonen, ma gli altri cosa combinano?” 

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Alla fine è arrivata, e che sia più bella della precedente non si discute; sparisce il logo FIAT, vistosamente ridottosi negli anni scorsi e infine sostituito da quello Alfa Romeo, un nuovo muso più in linea con quelli della concorrenza, si tratterà ora di vedere se sarà davvero più veloce, e quale sarà il gap che si potrebbe accusare innanzitutto dalla Mercedes, ma anche dalla Red Bull, c’è grande attesa infatti per la nuova creatura di Adrian Newey, e anche dalla Williams, vera rivelazione della passata stagione.

La nuova SF 15-T scenderà in pista l’1 ed il 2 febbraio a Jerez con Sebastian Vettel, che cederà il testimone a Kimi Raikkonen nei due giorni successivi.

Sia il presidente Sergio Marchionne che il neo Team Principal Maurizio Arrivabene non lasciano spazio ad illusioni, sarà una stagione in salita, e del resto non potrebbe che essere tale vista la rivoluzione a cui la scuderia è stata sottoposta dal presidente lo scorso autunno.

Via Fernando Alonso, forse il miglior pilota attualmente ma così poco “uomo squadra”, come sostenuto anche in una recente intervista da Mauro Forghieri, via Nick Tombazis, colui che disegnò tutte le Ferrari dal 2012 a oggi, via il capo degli ingegneri Pat Fry, mentre Stefano Domenicali e il capo dei motoristi Luca Marmorini abbandonarono la corazzata rossa già a metà della scorsa stagione. La nuova creatura, nome del progetto 666, porta ancora l’impronta impostata da Tombazis a metà 2014, ma in seguito alle pressioni di Marchionne il neo direttore tecnico James Allison attuò un radicale intervento sul prototipo. Nel frattempo al posto del giubilato Alonso giunse Sebastian Vettel dalla Red Bull, ma sono soprattutto i tecnici le maggiori novità, nomi semisconosciuti che potrebbero far sentire la loro influenza solo a stagione in corso. Già a novembre giunse dalla Mercedes Wolf Zimmermann, esperto di motori ibridi, ma i colpi migliori Marchionne li ha messi a segno negli ultimi giorni, ingaggiando Rory Byrne, il padre delle Benetton e delle Ferrari portate alla gloria di Michael Schumacher, seguiti da Jock Clear, ex capo degli ingegneri, e Bob Bell, ex direttore tecnico, entrambi provenienti dalla Mercedes.

E’ già arrivata ieri invece, la nuova McLaren Honda dell’ex Fernando Alonso. Tinte grigie a Woking, chi si aspettava un grande ritorno alla storica livrea dell’epoca Prost-Senna è rimasto assai deluso, altri sospettano un significato più “nascosto”, visto che il V6 turbo giapponese è stato installato ed avviato per la prima volta solo quattro giorni fa, appena in tempo per i test di Jerez.

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Force India, Lotus e Williams Mercedes, McLaren Honda, oggi la Ferrari; domani sarà il turno della nuova Toro Rosso Renault, mentre la Mercedes AMG presenterà la nuova vettura direttamente sulla pista di Jerez. Manca all’appello colei che è stata finora indicata come la prima sfidante, ovvero la Red Bull; se la scuderia di Milton Keynes contava di debuttare a Jerez come i rivali tedeschi, sarà necessaria una vera lotta contro il tempo, visto che la nuova RB11 non ha superato il crash test FIA per la zona anteriore. Quella odierna è l’ultima giornata utile per effettuare il test e spedire tutto a Jerez per i test preliminari.

#keepfightingmichael

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