50 sfumature di stalker: lo psicopatico funziona solo se è miliardario

19 Febbraio 2015
Redazione YOUng
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E’ oramai scontato parlare di 50 sfumature di grigio, a pochi giorni dall’uscita del film.

Ma io (che arrivo sempre prima) ne scrissi nel 2013, ripubblicando un pezzo che avevo in precedenza abbozzato nel 2012. All’epoca Il Corriere della Sera acclamava questo libro come il fenomeno editoriale dell’anno, quindi ero ben decisa a dire la mia in un clima di persone che adoravano questo pregiato manoscritto.

Ero l'unico bastian contrario.

Ora la maggior parte della gente lo critica, dandogli più fama di quello che in realtà meriterebbe.

Ma so che voi vi siete fermati alla riga in cui ho scritto “2012”, chiedendovi giustamente “Ma questa qui l’ha pure letto?!”.
Ebbene sì: io lessi 50 sfumature di grigio in tempi assolutamente non sospetti; lavoravo in un campeggio, ero fuori dal mondo; avevo bisogno di un libro easy da leggere sotto l’ombrellone e comprai questo libruncolo dalle lettere grandi, convinta fosse un Harmony.

Non era così.

La mia recensione di questo libro fu molto obiettiva: non era ancora un fenomeno editoriale e pochi l’avevano letto. Nel 2014 risulta essere il secondo libro più abbandonato al mondo dopo le prime pagine, secondo solo ad Harry Potter. Ed a ragione!!

La mia esperienza fu la seguente:

Arrivo in spiaggia, apro il mio libro. Leggo la prima pagina. “Che traduzione di schifo; vabbè, tanto è un romanzetto”. Proseguo con le lettura. Alla terza pagina dico “Mamma mia, no, questo è proprio scritto male”. Alla decima pagina trovo la Stanza delle Torture.
Mi insospettisco, mi guardo attorno circospetta, salto un po’ di pagine e vedo un contratto in cui lei si sottomette a lui: lavoro, famiglia, amici, tutto deve passare tramite lui.

50 sfumature di stalker.

Salto alla fine del libro, “Lei lo lascerà”. Lei lo lascia. Io tiro un sospiro di sollievo, ma la quarta di copertina mi riporta alla realtà: “Primo libro di una trilogia”. Ok, si sposano e ci fanno pure dei figli. La trilogia finisce così.

Il sesso è inconsistente, patinato, finto; chi pratica il vero bondage concorda nel dire che è al limite del ridicolo; un Harmony della serie “Passione” scatena sicuramente più desiderio e intrigo, i personaggi non sono piatti ma più profondi. Il risultato è un libro a metà tra il comico e il filosoficamente inconcepibile per una donna sana di mente.

Il successo editoriale è dato solamente dal fatto che il libro era stato concepito per poter risollevare l’industria del porno americana in declino. Dubito del fatto che le casalinghe di mezzo mondo sognino di farsi sculacciare con un bastone di legno; capisco il lieve confine tra piacere e dolore, ma l’idea che così tante donne, dopo una giornata di lavoro, dopo aver cucinato, pulito la casa e messo a letto i figli, abbiano la voglia di farsi legare e bendare, mettersi appese a testa in giù e farsi punzecchiare i capezzoli, mi lascia un pelo perplessa. Così come non penso che la maggior parte degli uomini sogni di farlo, per quanto poca stima io possa avere in questi ultimi.
Volete vero sadomaso? Leggetevi il Marchese De Sade.

Uno stile narrativo inconsistente, la scrittura si inceppa, è a volte impossibile da leggere. Prevedibile (ho intuito la fine di una trilogia alla terza pagina), non esprime nessun eccitamento sessuale. Non capisco come, nel 2015, una donna possa eccitarsi con un uomo che le proibisce di uscire con le amiche e le fa addirittura cambiare lavoro; il masochismo va bene a letto, non nella vita di tutti i giorni. Vivere una vita senza amici, senza famiglia, con un uomo che pretende una relazione esclusiva non è eccitante; se mi obblighi a cambiare lavoro, la prossima volta che ti incateno al letto butto anche la chiave.

 Donne che sbandierano femminismo, che si vantano della propria vita indipendente e poi declamano la bellezza della vita con Mister Grey.

Ma allora ammettetelo. Siete il tipo di donne che, una volta trovato il miliardario affascinante, buttano la propria falsa indipendenza fuori dalla finestra e si fanno incatenare al letto, perdendo le amicizie e la famiglia.
Perchè se quell’uomo non vi avesse portate al primo appuntamento in elicottero, ma fosse stato il giornalaio sotto casa, l’avreste già mandato a quel paese e denunciato per stalking appena vi si presentava davanti all’ufficio.

Il vero, grande problema è che io ho speso addirittura dodici euro nell’incoscienza, pensando di comperare un ottimo Harmony di buona fattura. E invece nulla.

Insomma: l’unica cosa che davvero mi ha stupita nel libro è il fatto che lei sia riuscita a trovare lavoro in una casa editrice subito dopo la laurea.

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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