Francesco Gulli Novartis: nuovi adiuvanti per sviluppare i vaccini del futuro

24 Aprile 2015
DailyFocus
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Siena, Novartis Vaccines, i maggiori esperti mondiali in materia di vaccini e politiche sanitarie, hanno confermato l’importanza degli adiuvanti che potrebbe presto portare allo sviluppo divaccini piu’ efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori. Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines: “Gli adiuvanti sono importanti componenti dei vaccini moderni perche’ utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo cosi’ lo sviluppo di vaccini di nuova generazione”. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità con il contributo della ricerca entro il 2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di decessi.

Adiuvanti

Testo tratto da Agi del 22 luglio 2014

“Abbiamo affrontato il tema di come tradurre le nuove scoperte scientifiche in nuovi adiuvantiper sviluppare i vaccini del futuro” ha commentato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines, a conclusione di “Enhancing vaccine immunity and value”, evento scientifico di livello internazionale promosso da Novartis Vaccines presso il Centro Ricerche di Siena. “Le evidenze, presentate da alcuni tra i maggiori esperti mondiali in materia di vaccini e politiche sanitarie, hanno confermato che questa linea di ricerca sta crescendo velocemente e potrebbe presto portare allo sviluppo di vaccini piu’ efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori”.

Gli adiuvanti sono importanti componenti dei vaccini moderni perche’ utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo cosi’ lo sviluppo di vaccini di nuova generazione. Duplice il beneficio: da un lato la vaccinazione viene estesa a tutte le fasce d’eta’, dall’altro diventa possibile prevenire anche malattie non contagiose.

Questo e’ il contributo della ricerca allo sfidante obiettivo posto dall’Organizzazione mondiale della Sanita’ (OMS), secondo la quale entro il 2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di decessi. Un aiuto concreto alla discussione a favore di questi componenti in grado di migliorare la risposta immunologica al vaccino e garantire una maggiore efficacia preventiva e’ venuto da Steven Black, specialista in malattie infettive del Children’s Hospital di Cincinnati (USA), che nel suo intervento ha sottolineato come il vaccino influenzale contenente MF59 sia capace di ridurre significativamente il numero di casi di influenza e di ospedalizzazione negli anziani.

“Questi benefici” ha commentato Black “si accompagnano con un’eccellente tollerabilita’ del vaccino non solo nei soggetti dal sistema immunitario piu’ fragile, ma anche nelle donne incinte, che l’OMS ha messo al primo posto nelle priorita’ di vaccinazione contro l’influenza”. Inoltre, il profilo di sicurezza trova riscontro in un’ampia banca dati basata sulla sorveglianza clinica di questo vaccino negli anni e su oltre 160 milioni di dosi di vaccino stagionale e pandemico distribuite in tutto il mondo.

FonteAgi

 

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