"Donne che partoriscono con il cesareo sono pigre", la condanna del gruppo religioso

2 Maggio 2015
Aurora Scudieri
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blog cesareoHai presente la fatica che hai fatto a portare 9 mesi tuo figlio in pancia, hai presente la paura che hai avuto con l’avvicinarsi del parto, hai presente il dispiacere di scoprire che tuo figlio era podalico o che c’erano problemi che imponevano il cesareo e soprattutto hai presente tutte le complicazioni del dopo parto: i dolori, la riabilitazione, l’impossibilità di alzarsi subito? Ecco, secondo un presunto gruppo religioso tu, mamma che hai partorito con il cesareo, lo hai fatto solo perché sei pigra.

Accettatelo: non avete davvero dato alla luce un bambino. Mostrate rispetto verso le donne superiori che, invece, hanno fatto il loro dovere“. Con queste parole durissime una presunta comunità religiosa, la “Disciples of the New Dawn“, ha reso pubblica una campagna contro il parto cesareo decidendo di marchiare a fuoco tutte le madri che si sono, loro malgrado o per scelta, sottoposte all’operazione, definendole “pigre” e “negligenti”.

Mamme finte, mamme di serie B, mamme meno coraggiose…delle definizioni assurdi alle quali nessuno sano di mente potrebbe mai pensare. Per tale ragione il gruppo sembra quasi un “fake”, creato appositamente per fare confusione tanto che il post pubblicato on line è stato già condiviso 80mila volte, e ha aperto lanciato un vivo dibattito in cui centinaia di mamme infuriate si sono ribellate, raccontando le proprie storie.
Sono orgogliosa di aver partorito con il cesareo non avrei potuto dare alla luce la mia bambina altrimenti, con il parto naturale l’avrei uccisa” racconta una. “Sottoporsi a questa operazione spesso significa che la vita della mamma o del bambino sono in pericolo partorire è un miracolo ed è un qualcosa sul quale non può essere gettato fango, come in questo gruppo. Non importa come si dia alla luce un bambino. L’importante è che una nuova vita inizi e che ognuno stia bene e al sicuro” spiega Sara Jane Schwarz.Dio perdoni la vostra stupidità” commenta semplicemente un’altra madre.

Una petizione lanciata per rimuovere la pagina del social network ha avuto successo, ma altri gruppi sono nati sotto nomi diversi, pur veicolando gli stessi messaggi.
Dietro i messaggi provocatori ancora non si sa bene chi ci sia, ma il loro obiettivo è quello di scoraggiare il ricorso all’intervento chirurgico e all’epidurale, perché questi danneggerebbero il bambino.

Una petizione è stata lanciata per far rimuovere la pagina Facebook ma sembra che la “moda” si sia diffusa. Pubblicata su Change.org, la petizione mira a chiedere a Facebook di rimuovere la pagina, e ha già superato le 300 firme.

Dietro al gruppo “Remove Disciples of the New Dawn“, che difende i diritti delle donne c’è un’altra mamma: “Sono Chrissy, ho 27 anni, ho avuto un parto naturale, con epidurale. Ho avuto a che fare con la depressione post partum e so quali effetti negativi possono avere queste parole ignoranti sulle neomamme“.

 

 

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