La narrativa noir di Ménéstrandise: da Poe a Lovecraft, dal teatro allo studio di registrazione

20 Maggio 2015
Redazione YOUng
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Con il nome d’arte di Ménéstrandise – etichetta indipendente,Edoardo Camponeschi, attore e speaker professionista, ha intrapreso nel dicembre del 2011 un ambizioso progetto: quello di diffondere “via etere” un tipo di narrativa di nicchia, amata dai fan del brivido e del mistero e dagli appassionati dello scandaglio degli anfratti oscuri dell’animo umano. Stiamo parlando dei capolavori di Edgar Allan Poe, H.P. Lovecraft, W.H. Hodgson, Arthur Conan Doyle e molti altri ancora che hanno profondamente segnato la narrativa contemporanea e quella a venire, permettendo lo sviluppo di nuovi filoni come l’hard boiled, il noir, il thriller, il mistery e tutto ciò che è venuto a svilupparsi in seno al quella che è la narrativa “di genere”.

È così che scopro il suo canale Youtube “Ménéstrandise Audiolibri”, mentre ero alla ricerca di un racconto del buon H.P. – il “tenebroso di Providence”.

Sul suo canale Camponeschi raccoglie più di 1.600 iscritti, che sono in costante aumento, raccogliendo anche consensi oltreoceano.

Edoardo Camponeschi: Il tutto è iniziato per gioco, durante un periodo lontano dalle tavole di legno – calcate presso il Teatro Tirso de Molina di Roma – in cui mi “annoiavo”. Così, mi armai di microfono – uno assolutamente non professionale – e cominciai a fare delle registrazioni, prima leggendo i racconti di uno scrittore emergente, poi cominciando a leggere i brani di letteratura che mi sono sempre piaciuti. Questi ultimi riscossero un notevole successo, tanto da spingermi poi a migliorare continuamente gli strumenti con cui producevo le registrazioni.

D. Il tuo progetto è davvero molto curato. Hai un team che ti segue?

R. No, mi occupo interamente io del progetto Ménéstrandise, dalla registrazione in quello che è diventato un piccolo studio professionale alla post-produzione. Lavorando in teatro ho molti amici fonici e tecnici da cui ho potuto ricevere utili consigli. Per logo et similia, invece, ho richiesto l’aiuto di un grafico.

D. Come mai ti sei dedicato a questo tipo di letteratura?

R. Perché è quella che più mi affascina. Non ho paura di passare per il “ragazzo emo” che legge i racconti tristi! (ride) In realtà in teatro ho sempre interpretato ruoli comici e volevo “provarmi” anche in altre vesti

D. E direi che ti riesce benissimo! Come procede la tua doppia vita di attore-narratore?

R. Mi piace dire che prima ero attore teatrale, adesso sono più narratore che attore. Collaboro infatti con il “Programma Libro Parlato dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS” di Roma. Un’esperienza intensa che mi ha molto arricchito umanamente.

D. Quindi potremmo dire che grazie a Youtube (e alla tua bravura, ovvio) hai “trovato lavoro”?

R. Possiamo proprio dirlo. Grazie alle tracce audio che gli utenti hanno condiviso sono stato persino contattato da alcuni autori che mi hanno voluto come narratore dei loro scritti.

Per un certo tempo ho collaborato anche con l’Ufficio Stampa dell’INAIL, producendo delle audionews per loro, il tutto grazie ad una mia registrazione di un brano di Arthur Conan Doyle!

D. Com’è il tuo rapporto con il mondo dell’editoria? Il mercato dell’audiolibro in Italia garantisce di pensare a questa come un’occupazione stabile?

R. Purtroppo non è ancora così. Sono pochissime le case editrici che producono audiolibri e il numero da esse prodotto è molto esiguo; si rasentano le poche decine di titoli annui. Di gran successo è invece il mercato dell’audiolibro in America: solo nel 2011 sono stati prodotti ben seimila titoli. Dal 2013 ho iniziato a produrre audiolibri in inglese, che sono scaricabili online (a pagamento), mentre invece restano free quelli in italiano, che si trovano sul mio canale Youtube.

D. Cosa richiede un autore inglese da un lettore italiano?

R. Anzitutto, loro apprezzano molto la mia capacità, essendo europeo, di saper emulare gli accenti dei vari paesi europei con buona credibilità. Gli autori sono alla ricerca di sonorità che si avvicinino al vero, amano la voce sia ben definita e gli accenti ben distinguibili e, se per esempio ambientano la loro storia in Italia, preferiscono il lettore sia italiano. Così ho lavorato con Thomas Kirkwood per il suo “SAVE ITALY!” e tuttora collaboro con altri autori che mi “assumono” dai portali web, come audible di Amazon.com .

Il mio lavoro viene ovviamente retribuito, anche se molti non riescono a capacitarsi riesca a vivere di questo e del lavoro a teatro. Quando dico che sono attore e narratore chiedono spesso “Sì, ma che lavoro fai?” (ride)

D. E’ una mentalità grossolana questa che va debellata quanto prima, anche perché bisogna comprendere che dietro un oggetto di piacere, come un libro, un cd, uno spettacolo teatrale, un concerto o una registrazione audio ci siano in realtà anni di professionalità e di studio. A proposito del tuo rapporto con questa forma nuova di divulgazione culturale, quali credi siano i punti di forza di un audiolibro?

R. Era la domanda che aspettavo con ardore! L’audiolibrio è un’esperienza totalmente piacevole per il fruitore perché grazie ad una lettura ben fatta ci si può immergere in un’atmosfera particolare. È un modo per divertirsi e suggestionarsi. Molti poi non leggono per pigrizia o perché non hanno tempo o perché magari non sono mai stati incoraggiati a farlo e quindi quale migliore occasione se non quella di avere qualcuno che lo fa per te?

D. Sicuramente potrebbe essere interessante fare la spesa avendo nell’mp3 in riproduzione un bel racconto o lasciarsi suggestionare da un brano come un tempo permetteva la radio! Come possono “seguirti” le persone su internet?

R. Gli indirizzi sono

http://menestrandise.bandcamp.com/,

https://twitter.com/menestrandise,

https://www.facebook.com/menestrandise

 

Grazie Edo per aver raccontato la tua storia a “Il Caffè” e a “YouNG!”

Articolo pubblicato su Il caffè del 14 Marzo 2015

Maria Pia Dell’Omo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa intervista fa parte della mia rubrica Educazione 3.0, che ho aperta su “Il Caffè” e che per gentile concessione di Germano Milite sto divulgando anche su “YouNG”. Se l’articolo è stato di vostro gradimento, appuntamento al prossimo martedì per continuare il nostro “viaggio” nel mondo della digitalizzazione della cultura.

Grazie e à bientôt !

 

 

 

 

 

 

 

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