E se gli uomini avessero il ciclo ? – VIDEO

28 Maggio 2015
Redazione YOUng
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manponsUna volta al mese per circa 7 giorni (chi più, chi meno). Dolori e fastidi in ogni parte del corpo, repentini cambiamenti di umore, voglie improvvise di cioccolata e molto ma molto sangue.

Questo è, in grandi linee, il momento più odiato e difficile da gestire per le donne di ogni parte del mondo: il ciclo.

Sul tema, WaterAid, associazione internazionale di beneficenza, ha deciso di lanciare una serie di divertenti pubblicità. Lo scopo? Capire come reagirebbero gli uomini al ciclo.

Le pubblicità sono parte integrante di una campagna promossa da WaterAid per il Menstrual Hygiene Day, che si tiene oggi, al fine di diffondere un dato molto importante: ad oggi, 1.25 miliardo di donne non hanno ancora accesso ad un bagno quando hanno il ciclo.

Ora, proviamo ad immaginare: come sarebbe il mondo se, anzichè le donne, fossero gli uomini ad avere il ciclo?

Barbara Frost, WaterAid’s Chief Executive Officer, ha spiegato in un’intervista rilasciata al Daily Mirror: «Ogni giorni 800 milioni di donne hanno il ciclo ed ancora, la maggior parte di esse lo considerano un argomento imbarazzante. Ci sono anche elaborati eufemismi utilizzati da molte donne per evitare di pronunciare la parola ‘ciclo’. Così, ci siamo divertiti a cercare di immaginare se i comportamenti sarebbero stati diversi nell’eventualità in cui fossero stati gli uomini ad avere il ciclo. Le mestruazioni costituiscono un tema importante per le donne. Una donna su tre in tutto il mondo non ha accesso al bagno durante il ciclo e trovare un posto sicuro dopo il tramonto è rischioso. Milioni di donne vengono discriminate, a causa di convinzioni, secondo le quali sono ‘contaminate’ o ‘impure’».

Come riportato da Dangerous Minds, WaterAid sottolinea le difficoltà che molte donne sono costrette a fronteggiare quando hanno il ciclo. Kajal, una ragazza indiana di 16 anni, non ha il bagno in casa: «Quando ho il ciclo e devo cambiare il tampone, uso qualsiasi indumento che poi dovrò buttare via dopo in una borsa».

Poi, c’è Lydia, una studentessa di 16 anni che vive in Uganda: «Alcuni bagni non hanno le porte, quindi le persone possono vedere o entrare in qualsiasi momento. Non c’è nemmeno l’acqua per tirare lo sciacquone o per lavarsi. Quindi, non andiamo a scuola quando abbiamo il ciclo».

Come parte della ricerca per la campagna, Water Aid ha chiesto a 2,000 donne cosa pensano che succederebbe se gli uomini avessero il ciclo:

– il 50% crede che ‘Manpax’ lancerebbe una gamma di tamponi per lo sport;

– il 34% ritiene che i calciatori approverebbero l’utilizzo di bevande energetiche al gusto di cioccolato;

– il 23% crede che l’abbigliamento sportivo di colore bianco sarebbe vietato;

– il 19% afferma che si terrebbero cerimonie religiose per celebrare il primo ciclo di un ragazzo;

– il  28% ritiene che i ragazzi si vanterebbero a scuola circa il proprio ciclo;

– il 17% crede che gli uomini aggiornerebbero il proprio status su Facebook per far sapere agli amici del loro ciclo;

– il 20% ritiene che ci sarebbero emoticons relativi al ciclo;

– il 17% crede che l’hashtag #imonmyperiod spopolerebbe su Twitter.


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La redazione di YOUng
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