I media, l'immigrazione e le nostre priorità

17 Giugno 2015
Redazione YOUng
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Osservando come viene trattato il problema dell’immigrazione dai giornali, telegiornali e social media, ho pensato a cosa avevo letto tempo fa in un libro intitolato L’Animale Sociale, scritto da Elliot Aronson, un famoso psicologo statunitense. Qui di seguito ne riporto un breve ma significativo passaggio.

Le categorie che utilizziamo per interpretare il mondo possono variare da individuo a individuo: alcune persone possono avere una visione rosea del mondo mentre altre possono averne una più cupa. La nostra interpretazione può anche dipendere da elementi che assumono una certa rilevanza per la situazione. Tale rilevanza è determinata dal priming, un processo attraverso cui le esperienze recenti o le idee che vengono attivate più frequentemente tendono a tornare alla mente dell’individuo con maggior facilità, rendendo così più probabile il loro impegno nell’interpretazione degli eventi sociali.

Gli psicologi della politica Shanto Iyengar, Mark Peters, e Donald Kinder sono riusciti a dimostrare l’importanza del priming nel rapporto esistente tra la ripetuta esposizione ai media e l’importanza di una questione. Nel corso di un esperimento, i ricercatori hanno montato una serie di servizi per il telegiornale serale in modo che i partecipanti venissero esposti a una quantità consistente di notizie relative ad un determinato problema che riguardava gli Stati Uniti.

social animal

Per esempio, ad alcuni partecipanti vennero mostrati servizi relativi ai problemi della difesa americana, ad altri vennero mostrati servizi che riguardavano l’inquinamento e a un terzo gruppo vennero presentati servizi che riguardavano l’inflazione e altri problemi economici.

Dopo aver visto per una settimana i servizi montati dagli studiosi, i partecipanti terminarono l’esperimento convinti che il “problema bersaglio” – quello che era stato attivato nella loro mente attraverso l’ampio spazio dedicatogli dai programmi televisivi cui avevano assistito – fosse il più importante per il paese, cambiando l’opinione che avevano prima di sottoporsi all’esperimento. Inoltre, i partecipanti iniziarono anche ad agire secondo le loro nuove percezioni, giudicano le decisioni del presidente in base a come si stava occupando del problema e mostrando disposizioni d’animo più favorevoli nei confronti di quei candidati che sostenevano le posizioni più convinte rispetto al problema.

A tale proposito, il politologo Bernanrd Cohen ha osservato:

I mass media possono anche non riuscire nell’intento di dire alle persone che cosa pensare, ma riescono straordinariamente bene nel loro intento di dire alle persone a che cosa pensare […] Il mondo appare diverso agli occhi delle persone […] e ciò dipende dalla mappa che gli scrittori, i redattori e gli editori creano per i loro lettori attraverso i loro giornali.

Tratto da L’Animale Sociale di Elliot Aronson

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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