Informare per Resistere risponde alle accuse di Helene Benedetti

3 Luglio 2015
Redazione YOUng
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Informare per ResistereRiceviamo e pubblichiamo la lunga lettera che Stefano Alletti ha inviato alla redazione di Young.it. La lettera viene pubblicata interamente senza alcuna modifica così come ricevuta.

Cari lettori e care lettrici,

In questi giorni sono piovute accuse da tutte le parti nei confronti miei e di Informare Per Resistere, accuse false che proveremo a ribattere punto per punto, almeno quelle più gravi.

Una nostra ex amministratrice ha scritto un articolo, che molti hanno preso per oro colato. Abbiamo aspettato un pochino prima si scrivere un post di risposta, perché, spesso fare le cose a caldo non porta nulla di buono. Ci siamo presi il tempo di decidere se ribattere o meno, ma visto che alcune delle cose dette e scritte sono accuse gravi e infamanti, almeno a quelle abbiamo deciso di rispondere.

Quando Informare Per Resistere è nata, era il periodo antiberlusconiano, eravamo tutti contro Berlusconi, e tutti si andava d’amore e d’accordo, perché credevamo (un pochino ingenuamente) che il male, che l’unico male fosse Berlusconi. La redazione è stata quasi subito formata da 4 elementi, tra cui me Helene e altri due admin. In particolare uno di questi due admin, Maria Caterina Bettinazzi è diventato il capo redazione, non io, come si vorrebbe far credere.

Non abbiamo mai stabilito una linea editoriale perché, appunto, tutti eravamo convinti che Berlusconi fosse il male assoluto e quindi la linea era abbastanza chiara. Tutti contro Berlusconi.

La signorina Benedetti, devo ammettere che il primo anno, fino al 2010 si è molto impegnata, ma dopo, per i successivi 5 anni è sparita, ritornando di tanto in tanto per metter su qualche articolo, quando c’era gente che si svegliava alle 5 ogni giorno per selezionare gli articoli della giornata.

Riprendo dall’articolo sopracitato:

Passava il tempo e Stefano, senza chiedere alcun parere, cominciò a far entrare personaggi di dubbio gusto che persino lui conosceva pochissimo e che portavano problemi nel gruppo. In un gruppo ormai divenuto una famiglia, mi ritrovai persone sconosciute che pubblicavano cose abominevoli.

Io ho sempre provato a fare il bene della redazione, anche Helene Benedetti non la conoscevo bene, ma si sa, oggi su fb si può conoscere tanto su una persona in poco tempo, inoltre, la redazione è stata sempre formata a naso. Ammetto di avere preso qualche abbaglio, ma ho sempre fatto tutto in buona fede e soprattutto, ho sempre chiesto il parere a tutti e si è sempre votato democraticamente per includere nuovi membri nella redazione. Quello che Helene non scrive nell’articolo è che anche lei ha fatto entrare tante persone che però poi quando non le andavano più bene dovevano assolutamente essere sbattute fuori e isolate da tutta la redazione, perché se no, “non le volevamo bene”.

In realtà molte persone all’interno della redazione avevano capito che il problema non era Mister B, ma solo uno dei problemi. Da quel momento sono iniziate le diatribe. Non avendo avuto una linea editoriale fissa, si decise di comune accordo ad essere plurali. Cioè che ognuno potesse pubblicare quello che riteneva opportuno.

Ma anche se Helene Benedetti si era accordata insieme a tutti noi, ogni tanto,  dopo mesi di assenza, rispuntava e iniziava a inveire contro qualcuno della redazione. La cosa era diventata comica.

IXR

Nell’immagine potete vedere l’esasperazione di uno degli admin, che ha parlato pubblicamente della “dittatura Benedetti”.

Ma la pluralità concordata tutti insieme, per lei non andava bene, l’esempio di sopra riguarda la politica, ma è evidente che vi erano disaccordi anche su altri argomenti.

Si iniziarono a creare fazioni, e invece di buttare acqua sul fuoco, Helene continuava a gettare alcol e ad alimentare le faide interne, tant’è che più di una persona mi ha scritto che sarebbe stato il caso di farla uscire perché la situazione era diventata invivibile.

Ma veniamo alle accuse che trovo più infamanti, cioè quelle economiche.

All’inizio IxR era solo una pagina fb, nessun ads dunque, però dopo due anni, abbiamo deciso di metter su un blog, Helene era già sparita a questo punto, ma all’inizio visto che avevamo fiducia in lei abbiamo dato i suoi dati bancari per ricevere i soldi (mai più rivisti) di Google Ads.

Ed è stato proprio questo, il motivo per il quale è stato aperto (di comune accordo con tutti, lei compresa) un conto per versare i proventi degli adsense. Si, intestato a me, ma non gestito da me. È bene ripetere che ogni volta che si doveva prendere una decisione, facevamo una rapida votazione, perché se è vero che esisteva un capo redattore, è anche vero che non abbiamo mai avuto ruoli ben precisi.

La scelta di intestare un conto a me non è stata mia, è stata concordata con tutti e semplicemente perché sono il tutore legale del sito Informare Per Resistere. Fino a due anni fa non conoscevo nemmeno il codice di accesso a questo conto bancario.

Tutti lavoravamo gratis e nessuno era stato assunto, come vorrebbe far credere Helene. Questi soldi sono serviti per pagare un’ambulanza, o meglio un pezzo di ambulanza, devoluti all’associazione Fontana, sponsorizzata da Unimondo (all’epoca tutte le ricevute sono state pubblicate sulla nostra pagina fb), sono serviti a pagare il server a pagare gli spostamenti per servizi o altro (anche ad Helene chiaramente, che è partita in Africa a spese di IxR, oppure per i servizi sul terremoto o le manifestazioni NOTAV) e il resto serviva come fondo cassa. Non abbiamo mai creato una società non perché, ci fosse un “Gombloddo” come sostiene Helene, ma semplicemente perché i proventi non erano abbastanza e non conveniva aprirne una.

Certo è che abbiamo pagato sempre le tasse su tutto ciò che entrava, anche sui soldi che Helene si è presa

Parla di soldoni nel suo articolo, adesso io non so quantificare soldoni, ma quello che entrava erano più o meno 400 euro al mese, di cui 200 le spendevamo solo per il server. Dall’articolo scritto si potrebbe pensare che sarei potuto scappare in america, ma con 200 euro mensili non so quanta strada avrei fatto.

Per inciso io sono un ingegnere informatico, ho un lavoro e con questo lavoro mantengo la famiglia, non ho mai toccato un euro dal fondo cassa, ne io ne nessuno degli altri amministratori storici a differenza di Helene Benedetti che li ha usati per aprirsi un’attività.

Per questo motivo tutti gli amministratori volevano buttarla fuori, ma il sottoscritto l’ha sempre difesa perché consapevole della situazione instabile che stava vivendo. Per questo discorso ho litigato con molti. Ma tant’è…

Helene, sa bene tutte queste cose, sa bene, perché mi conosce, che non sono per nulla attaccato ai soldi, quindi quello che ha scritto è assolutamente in mala fede.

Quale sarebbe poi la logica di adottare una linea editoriale impoporale a un sito, che secondo la Benedetti, sarebbe una macchina di soldi con la evidente conseguenza di una perdita di utenti, di click e di entrate economiche, non si capisce bene…

Vorrei infine focalizzare l’attenzione su qualche spezzone del suo articolo:

Ma lo facevo con piacere perchè quella era, in parte, la mia creatura; la mia creatura meravigliosa che cresceva spaventosamente e da cui prendevano spunto anche Repubblica e Il Fatto Quotidiano. Pensate per un cittadino comune che bella soddisfazione.

E si, sai che soddisfazione essere presi come esempio da giornali main stream, quando tu dovresti fare controinformazione. (sigh)

A titolo di esempio, cito uno dei tanti articoli che si voleva fossero pubblicati sulla pagina. Non ricordo il titolo ma era un post di “denuncia”: l’abbaiare dei cani non è un’azione a caso, ma i cani sono mandati dalla massoneria ed è la massoneria ad aver fatto diventare i cani “animali domestici”, che con il loro abbaiare provocano delle onde a sega che distolgono le nostre menti.

Questo post, che io non conosco (esiste?), è evidente che non è mai stato pubblicato sul nostro sito, però personaggi vicini ad Helene pubblicavano articoli del genere.

IXR ZANZARE

Stavamo diventato veramente ridicoli, immaginatevi che vi erano persone che  in redazione festeggiavano il colpo di stato di Napolitano, Monti & CO (Helene compresa).

Più o meno 2 anni fa, chi per problemi di salute (MCB), chi per problemi di lavoro (SB), chi perché è stato buttato fuori da Helene (BL, DDL, LC, MS, FA, CB, ES e sicuramente ne dimentico qualcuno) e chi per altri motivi personali hanno lasciato la redazione. Lei stessa ha lasciato la redazione di sua spontanea volontà e non era la prima volta, solo che le volte precedenti quando decideva di tornare trovava la porta aperta e magari se avessimo chiarito adesso sarebbe ancora a far parte della redazione. Perché a parte tutto c’era sempre un affetto che ci legava.

A questo punto mi sono ritrovato completamente solo, e francamente non ho voluto io questa situazione. Informare Per Resistere è rimasta ferma per un po’, fino a quando ho deciso di riprendere da solo (almeno inizialmente). Ma questa volta IxR pubblicava articoli che io credevo sia giusto rendere pubblici.

Non abbiamo venduto la pagina ne alla Chiesa ne a nessun altro (eppure ho avuto un bel po’ di offerte), semplicemente IxR era diventata l’espressione di quello in cui io credo.

E si, sono Cattolico, ho avuto il dono della Fede, perché dovrei vergognarmi? Perché dovrei nascondere la mia cristianità? Su IxR continuiamo a parlare di tutto, guerre, politica, economia ecc… Definirmi cattolico radicale solo perché critico la teoria del genere non mi sembra molto coerente visto che non è prerogativa del cattolico contestarla. A mio avviso, la realtà oggi è un’altra, su internet, e soprattutto nel campo della « controinformazione » sembrerebbe che non attaccare la Chiesa significhi essere cattolici radicali, si prendono insulti, minacce e boicottaggi, pare dunque che i radicali stiano piuttosto dall’altra parte, perché io non mi sarei mai sognato di andare in un sito di cui non condivido la linea politica e insultarlo o proferire minacce anche fisiche. Perché è quello che è arrivato a noi della redazione dopo aver coperto l’evento del Family Day, che ricordiamo era un evento che aveva come obiettivo quello di difendere i diritti dei bambini e non, come molti vogliono far credere, per togliere i diritti agli omosessuali, ma questo è un altro discorso.

Per concludere, io lo so che Helene non la vede come me in tante cose, ma una cosa è non condividere le opinioni un’altra è inventarsi di sana pianta un articolo o rigirare i fatti a proprio uso e consumo per avere un pochino di visibilità.

Inoltre avrei volentieri evitato di rendere pubbliche certe cose ma non è giusto che i lettori di Claudio Messora prendano per verità una storia così distorta.

 

Con affetto,

Stefano

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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