Renzi e Netanyahu: sostegno all'orrore?

23 Luglio 2015
Redazione YOUng
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RenziMatteo Renzi è di ritorno dall'incontro con un presidente da sempre molto " controverso" in tema di diritti umani. 

“Chi pensa di boi­cot­tare Israele non si rende conto di boi­cot­tare se stesso”

Così il premier Renzi si rivolge alle migliaia di persone che s’impegnano giornalmente a combattere l’indicibile orrore ai danni dei palestinesi. Un esempio di ignoranza tutta made in italy, mischiata ad un menefreghismo che è dimostrato da una notizia che dovrebbe far riflettere: mentre Renzi applaudiva l’operato di Netanyahu, un ragazzino di 21 anni era stato appena ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia israeliana. Per i palestinesi questa non è assolutamente una nuova notizia, per loro non è altro che routine giornaliera, in una terra assediata dalla guerra. Renzi non si dà pace, alla conferenza incita il premier israeliano e lo invita a resistere, contro cosa o chi è ancora ignoto, essendo Israele uno degli Stati più finanziati dalla potenza militare USA. 

Renzi non ha avuto nulla da dire sulle condizioni umane disastrose dei palestinesi, ha dimenticato i missili israeliani su quattro bambini palestinesi che stavano semplicemente giocando a nascondino, non ha citato nemmeno per sbaglio le abitazioni dei palestinesi continuamente distrutte, le piantagioni di ulivo oramai inesistenti, delle fonti di sostentamento distrutte, prosciugate e controllate, come ad esempio la deviazione del fiume Giordano e dei suoi tributari, in modo tale che quell’acqua non raggiunga mai i terreni palestinesi. 

“Sterile e stupido” è continuare a ignorare le violazioni di Israele invece di prendere misure concrete per far rispettare i diritti umani, il diritto internazionale umanitario e le risoluzioni ONU e sostenere la richiesta di libertà, giustizia e uguaglianza delle e dei palestinesi.

Questo si legge dal comunicato del movimento BDS (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni), che da tempo si batte contro l’occupazione e le politiche israeliane. Un movimento internazionale che raccoglie al suo interno consensi illustri come Ken Loach, Naomi Klein e Roger Waters. Una delle loro parole d’ordine è il rispetto delle sanzioni contro Israele, ma Renzi ha parlato di questi “richiami”? No.

Il premier italiano non sa dell’accusa mossa dall’Onu per mezzo delle torture effettuate sui minori nelle carceri israeliane. Per torture l’Onu ha inteso: violenze fisiche, psicologiche, molestie e in più il rapporto racconta come molte volte i ragazzini palestinesi vengano usati dai militari israeliani come scudo umano

Questi sono solo un po’ degli orrori che i palestinesi vivono quotidianamente, lo sa bene Samantha Comizzoli, blogger e attivista italiana, arrestata ultimamente dall’esercito israeliano per aver manifestato contro la presenza di militari in terra palestinese, Samantha è stata rilasciata poco fa. Renzi di lei non ha nemmeno accennato, non tenendo nemmeno conto delle storie che ogni giorno la blogger racconta sul proprio profilo facebook, racconti infernali che finiscono sempre con un: “Buon giorno dalla Palestina, occupata dal mostro nazista israeliano”.

“La con­ti­nua costru­zione di colo­nie da parte di Israele fa per­dere spe­ranza al popolo pale­sti­nese che attende la sua patria da circa 70 anni, ma le nostre mani sono tese verso la pace!”

Così ha dichiarato il presidente palestinese Abu Mazen durante l’incontro con Renzi. Il premier italiano ha risposto solo con un: “lottate contro il terrorismo”. 

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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