Quasi Amore

29 Luglio 2015
Redazione YOUng
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Quasi Amore: dura poco, non impegna ma regala intense emozioni. Il difficile è ritrovarsi capaci di vivere una storia di quasi amore senza superare quel limite invisibile. Accettare che siano solo i sensi ad essere stuzzicati, mantenersi lievi, giocare all'amore senza arrivarci mai.

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Qual è la differenza? L’attrazione c’è. Gli sguardi complici anche. La passione pure. Proprio come nel vero innamoramento. Nel nostro caso però i due partner hanno le idee chiare fin dall’inizio ( o si convincono di averle chiare). Nel quasi amore non c’è spazio per progetti, promesse o malumori ( né tanto meno lacrime) . Una SPA per lo spirito: una parentesi rilassante e rigenerante. Perché ciò si verifichi bisogna armarsi dello spirito giusto e portare il flirt a conclusione senza rimpianti o rimorsi. Solo così si otterrà una vera rigenerazione, solo se accresce l’autostima e ci fa sentire vivi e attraenti. Se, al contrario, porta frustrazione o senso di sconfitta, significa che il quasi amore non è un’esperienza che fa al caso nostro.

I campanelli d’allarme sono tanti e, se cominciate a sentirli, fuggite.

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Fatevi qualche domanda:

  • Lui/lei è il vostro primo pensiero al mattino?

  • Riprogrammate i vostri impegni per lui/lei?

  • Aspettate un suo messaggio?

  • Vi piace “dormire” insieme a lui/lei?

  • Avete perso interesse per altri potenziali partner?

  • Vi sentite a casa con lui/lei?    

Se le risposte sono affermative, siete nei guai, si rischia di rendersi ridicoli e, inevitabilmente, soffrirne.

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Come ho già accennato, la parola d’ordine è : leggerezza. Apprezzate ciò che di buono ha il partner del quasi amore e ignorate il resto. Fate dell’umorismo la vostra arma segreta, siate spontanei, non fatevi coinvolgere nella sua cerchia di amicizie. Non tendere imboscate, non fare sorprese, non chiamare fuori orario, non fare regali impegnativi e, soprattutto, niente melodrammi. La relazione si esaurirà in modo naturale, senza bisogno di addii. E quando ciò sarà avvenuto, non smettete di essere spontanei. Accettate pure di vedervi per chiacchierare o bere qualcosa insieme. Assolutamente vietate le recriminazioni, sono deleterie. Considerate il quasi amore come un viaggio, un’evasione dalla routine. 

Non esistono manuali e bisognerebbe imparare a sentire ciò che viviamo e che ci arriva dall’altro; essere ricettivi e sapere quando è il momento di lasciarsi andare senza dimenticare discrezione e prudenza. Da scrittore vi invito a immaginare queste storie come un subplot: fatti che ruotano intorno a voi, i protagonisti, ma che non che non fanno parte della trama principale. E poi, come si suol dire: chi s’è visto s’è visto! 

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L'AUTORE
La redazione di YOUng
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